Ha chiesto un “patto nazionale” per evitare polemiche. Ma sulle nomine non ha voluto sentir ragioni: è andato avanti con le proprie convinzioni. Matteo Renzi ha così ignorato le polemiche sulla nomina del commissario per la ricostruzione post terremoto: l’incarico è stato affidato all’ex governatore dell’Emilia-Romagna, Vasco Errani.
“Il Commissario, riferendo direttamente al Presidente del Consiglio, opererà il coordinamento con le Amministrazioni statali, in raccordo con i Presidenti delle Regioni interessate dal sisma e con i Sindaci, nonchè in stretto contatto con l’Autorità nazionale anticorruzione, per definire piani, programmi e risorse necessarie a ricostruire edifici pubblici e privati ed infrastrutture”, riferisce una nota di Palazzo Chigi. “Vasco Errani ha alle spalle un’esperienza maturata quale Commissario delegato per l’attuazione degli interventi sui territori emiliani colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012: un compito non facile che ha assolto con sensibilità, esperienza e grande correttezza”, conclude la presidenza del Consiglio. La mossa, inoltre, consente a Renzi di portare a casa un importante risultato politico: accontentare la minoranza bersaniana del Partito democratico. Errani, infatti, è stato considerato sempre l’uomo più vicino all’ex segretario. In vista del referendum sulle riforme si tratta di un passaggio fondamentale nella tela che Renzi sta cercando di costruire.
E da Forza Italia la reazione è stizzita: “Sono convinto che l’esperienza di politico e di amministratore accumulata da Errani sia migliore, della nomina di perfetti o di altre figure. Tuttavia crediamo che un minimo di consultazione ci doveva essere per individuare un nome condiviso”, ha commentato il senatore Altero Matteoli. “Renzi chiede collaborazione e fa appello all’unità ma solo a parole”, ha concluso il parlamentare. Il collega Lucio Malan si è sintonizzato sulla stessa lunghezza d’onda: “La scelta di Errani trasuda di strumentalizzazione e di interessi estranei alla sofferenza che sta vivendo il Paese in questo momento”. Non sarà contento nemmeno Matteo Salvini, che aveva messo sul tavolo il nome di Tronca per la ricostruzone di Amatrice e dei paesi più colpiti dal sisma del 24 agosto. E anche il Movimento 5 Stelle è pronto all’affondo. “Mi lascia sgomento un presidente del Consiglio che poche ore fa ha guardato negli occhi i sopravvissuti dell’ennesimo terremoto e adesso pensa di sfruttare la tragedia per ricucire il Pd affidando l’incarico di Commissario per la ricostruzione a Errani”, aveva già detto il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio.