Quali regioni saranno in zona gialla rafforzata il 26 aprile, ovvero il giorno delle riaperture annunciato da Mario Draghi? Ieri il report #48 del monitoraggio della fase 2 dell’emergenza coronavirus ha portato all’ordinanza del ministero della Salute sulla Campania zona arancione ma non ha preso altre decisioni perché, per effetto del decreto primo aprile del governo Draghi, fino alla fine del mese le regioni possono trovarsi solo in zona rossa o arancione.
Il calendario delle riaperture dal 26 aprile: quali regioni in zona gialla rafforzata
Ma tra dieci giorni tutto cambierà. L’ultimo monitoraggio settimanale sul Covid-19 dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute ha certificato che rimane alto il numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (14 Regioni/PPAA vs 15 della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sopra la soglia critica (39%), anche se il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 3.743 (06/04/2021) a 3.526 (13/04/2021).
Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale- prosegue il report- è anche sopra la soglia critica (41%) ma in diminuzione. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 29.337 (06/04/2021) a 26.952 (13/04/2021). Si osserva una forte diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (32.921 vs 46.302 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in aumento (37,0% vs 34,9% la scorsa settimana). È, invece, in lieve diminuzione il numero di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38,1% vs 39,6%). Infine, il 24,9% è stato diagnosticato attraverso attività di screening
Riaperture 26 aprile 2021: quali regioni hanno oggi i numeri da zona gialla?
Non entreranno lunedì prossimo in fascia gialla, perché come noto è stata sospesa fino a fine mese, ma sono ben 16, stando al monitoraggio della cabina di regia messo a punto oggi, le Regioni che hanno numeri da giallo, e che quindi possono ambire, ovviamente improvvisi peggioramenti permettendo, alla zona gialla “rinforzata” a partire dal 26 aprile, con i ristoranti aperti la sera e la ripartenza di sport e spettacolo.
Si tratta delle Regioni con indice Rt non superiore a 1, con una classificazione complessiva del rischio bassa o moderata e uno scenario di trasmissione 1 (dove 3 è quello più grave, da rosso). Sono Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Trento, Provincia di Bolzano, Toscana, Umbria e Veneto. In zona rossa rimangono in base al monitoraggio Puglia, Val d’Aosta e Sardegna, mentre hanno ancora numeri da arancione Calabria e Sicilia.
Le regole della zona gialla rafforzata: cosa si può fare e non fare? Bar e ristoranti potranno restare aperti fino alle 18 per consumare all’interno dei locali. Dopo quell’ora sarà concesso solo l’asporto (fino alle 22) o la consegna a domicilio. I negozi saranno aperti nei giorni feriali anche nei centri commerciali secondo i normali orari previsti dai Comuni in cui si trovano, ma saranno costretti ad abbassare le serrande nei festivi e prefestivi. Le palestre e le piscine resteranno chiuse. Come spiegato sopra, non si potrà uscire dalla propria regione di residenza. Resta il coprifuoco sempre dalle 22 alle 5 del giorno seguente. “Gli spostamenti saranno consentiti tra regioni gialle e con un pass tra regioni di colori diversi”. Lo ha detto durante la conferenza stampa il premier Mario Draghi.