Il ministro degli Esteri rischia di far saltare, per motivi politici, un forum dell’Unesco a Parma, dove fino a due giorni fa si erano date appuntamento 150 delegazioni provenienti da tutto il mondo. I preparativi per la riunione internazionale, che si sarebbe dovuta svolgere nella città guidata da Federico Pizzarotti (ex Movimento 5 Stelle) i prossimi 21 e 22 marzo, sono iniziati molti mesi fa e hanno coinvolto oltre all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco), anche l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare e colossi del settore alimentare del calibro di Barilla.
Si sarebbe trattato di una vetrina di prestigio per l’Italina nel modo, visto che Parma è la prima città italiana entrata nel club delle Città Creative della Gastronomia Unesco, e farle ospitare il IV Forum Unesco sulla Cultura Alimentare e sulle industrie culturali avrebbe portato la patria del Parmigiano sotto i riflettori di tutto il mondo. Un’evento che fino a qualche settima fa era stato sostenuto anche dal ministero degli Esteri, come spiega l’assessore di Parma, Cristiano Casa: “Insieme alla regione Emilia Romagna abbiamo già organizzato la parte di accomodation delle varie delegazioni, come da accordi presi durante la ripartizione dei ruoli nei due incontri effettuati alla Farnesina in preparazione del Forum: abbiamo fermato circa 180 camere, prenotato gli spazi dell’Auditorium Paganini come sede del Forum ed era in fase di organizzazione la cena di gala con Alma, la scuola internazionale di cucina italiana”.
Tutto sembrava andare per il meglio, fino al 26 febbraio, quando il sindaco Pizzarotti ha ricevuto una lettera dal Direttore generale per la Promozione del Sistema Paese del ministero degli Esteri (guidato da Enzo Moavero Milanesi), Vincenzo De Luca in cui gli comunicava: “Comprendo bene le difficoltà che esponete nella lettera, conseguenti agli impegni già presi, ma non posso che confermare quanto ho già anticipato a voce a questo propostito all’Assessore Casa. Il Governo ha ritenuto di approfondire l’intera questione del Forum (IV Forum Unesco sulla cultura e le industrie culturali, ndr) e sta conducendo una riflessione, a livello politico, tanto sulle date più adatta per tenere questa iniziativa quanto sulla sede più opportuna in cui realizzarla.
Sarà naturalmente mia cura informarvi appena il Governo le avrà adottate”. Pizzarotti è rimasto basito e ha sottolinato come: “abbiamo preallertato le altre 25 città Creative della Gastronomia Unesco per un loro coinvolgimento, mantenendo sempre informato il Ministero. Ora è tutto da buttare perché il governo vuole prendere altre decisioni politiche? La frenata rischia di diventare una figuraccia internazionale, mentre Parma, che è stata la prima città Creativa della Gastronomia Unesco in Italia, non lo merita. Chiedo al governo spiegazioni chiare, invitandolo a ritornare sui propri passi. Chiedo ai parlamentari del territorio di farsi sentire perché è una decisione inaccettabile”.
In soccorso dell’ex sindaco del Movimento 5 Stelle è sceso il ministro del Turismo, il leghista Gian Marco Centinaio, che si è offerto di mediare con il Governo per mantenere Parma come sede del Forum Unesco. Adesso bisogna vedere a cosa porterà l’intercessione leghista con gli alleati di Governo del 5 Stelle a favore del sindaco ex penstastellato.