Il ceceno Kadyrov è vivo ed è apparso in un video, ma Kiev diceva che era morto o in coma. Com’è possibile una tale disinformazione?
Walter Lucci
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Gentile lettore, è possibile perché la stampa occidentale è un colossale cartello al servizio degli Usa. Da qui il pensiero unico che spaccia balle uniche. Già l’anno scorso (La Notizia, 13 aprile) suggerivo di assegnare a Kiev l’Oscar per il miglior film di guerra-fantasy: i russi che si autobombardano la centrale atomica a Zaporizha e attaccano un ospedale pieno di donne gravide (in realtà evacuato dagli ucraini per piazzarvi i cannoni), la camera di tortura dove si cavano denti ai prigionieri (era lo studio di un dentista), lo stupro come arma di genocidio (copyright la Befana), la contadina che uccide 8 russi con una torta al veleno (copyright Babbo Natale), 200mila soldati russi morti per troppa vodka (copyright Kiev-Londra), e tante altre stupidence concepite dall’intelligence ucro-anglosassone. Ma la guerra-fantasy dà il meglio di sé nelle morti fasulle: 8 generali russi uccisi al fronte in 3 giorni, poi resuscitati come Lazzaro, o il generale Surovikin fucilato ma risorto l’altro giorno in una visita in Algeria. E Putin malato terminale (marzo 2022) che si teneva in vita bevendo sangue di cervo. E poi Lukashenko in coma (ma scoppia di salute) e adesso Kadyrov, morto o in coma. Costui pubblica un video in cui irride i giornali, ma non “smentisce” la sua morte bensì “prova a smentire” (sic!, copyright Open). E infine Kim Jong-un, deceduto già 20 volte. Seguiranno altri remake, perché democrazia e verità in Occidente sono favole per allocchi.
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