Più di 100 milioni di euro. Sono le cifre delle cosiddette restituzioni, ovvero quelle somme che i parlamentari e i consiglieri regionali eletti nel Movimento 5 Stelle hanno restituito per finanziare progetti destinati alla collettività. Proprio in questi giorni il leader pentastellato, Giuseppe Conte, è tornato a parlare del tema, ricordando come finora siano stati restituiti 100 milioni “alla comunità”.
Una cifra corretta, come evidenziato dal fact-checking di Pagella Politica. Che ricostruisce tutte le tappe, a partire dal 2013, quando il Movimento 5 Stelle è entrato per la prima volta in Parlamento. Da subito deputati e senatori hanno iniziato a restituire parte dello stipendio, come previsto anche oggi dallo Statuto. Soldi che servono per finanziare il partito e per finanziarie progetti per la collettività. A questo secondo scopo ogni parlamentare deve versare 500 euro al mese e ogni consigliere regionale 200 euro al mese.
Restituzioni M5s, alla comunità più di 100 milioni dal 2013 a oggi
Fino all’agosto del 2021 le cifre per finanziare i progetti di carattere sociale venivano versate sulla piattaforma tirendiconto.it, gestita dall’associazione Rousseau. Qui, fino al 28 luglio 2021, sono stati restituiti 118,5 milioni di euro. Quindi una cifra già più alta di quella a cui fa riferimento Conte.
Poi la piattaforma è stata chiusa e l’importo restituito non è più stato reso noto. Ma le consultazioni interne per decidere a chi indirizzare queste somme sono continuate sul nuovo sito. Si sono tenute cinque votazioni online a partire dall’agosto del 2021, per un totale di oltre otto milioni di euro. Che vanno a sommarsi ai 118,5 precedenti. Per una somma superiore di oltre 25 milioni rispetto a quella citata da Conte.