L’appuntamento domenicale con Report riprende con la seconda puntata in onda domenica 12 gennaio alle ore 20.30 su Rai 3. La puntata della trasmissione d’inchiesta condotta da Sigfrido Ranucci racconterà nuovi retroscena sulla storia recente italiana, partendo dalle indagini della procura di Firenze sulle stragi e analizzando il ruolo di Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi. Nella puntata di domenica si parlerà anche della posizione dell’Ue nei confronti di Israele e del massacro a Gaza, così come del Parco Verde di Caivano.
Il Signor D nella nuova puntata di Report
Dal servizio di Paolo Mondani, con la collaborazione di Roberto Persia, emergono nuovi retroscena “dalla storia recente italiana, rivelando l’intreccio tra politica, crimine e affari che ha segnato il nostro paese. Attraverso le indagini della Procura di Firenze sulle stragi e gli attentati del 1993-1994, emergono nuovi dettagli sul ruolo di Marcello Dell’Utri, ancora sotto inchiesta per strage. Al centro della vicenda anche una “montagna di denaro” ricevuta da Silvio Berlusconi, che getta nuova luce sulle origini dell’impero del Cavaliere. Una storia densa di misteri, potere e denaro, che ha cambiato per sempre il volto dell’Italia”.
Questione di lobby
Nel servizio di Giorgio Mottola, in collaborazione con Greta Orsi e Silvia Scognamiglio, viene raccontato come, “mentre prosegue il massacro di palestinesi nella striscia di Gaza, l’Europa ha assunto una posizione di aperto appoggio a Israele. Il rapporto tra le istituzioni europee e il governo dello Stato ebraico è molto cambiato a partire dagli anni 2000 quando a Bruxelles hanno aperto la propria sede molti gruppi di pressione a favore di Israele che in breve tempo sono riusciti a mettere radici nel Parlamento e nella Commissione europea”.
Report racconta le “prumesse mancate”
Si prosegue con Luca Chianca che, in collaborazione con Alessia Marzi, racconta cosa succede nel Parco Verde di Caivano: “Alla fine di novembre nel Parco Verde di Caivano 36 famiglie vengono sgomberate dalle case che avevano occupato da decenni senza diritto. Costruito negli anni ’80 dopo il terremoto dell’Irpinia, il Parco diventa un caso nazionale solo dopo l’ennesima tragedia che si è consumata poco distante dal quartiere. I genitori di due cuginette di 10 e 12 anni denunciano ai carabinieri che le bimbe sono state violentate per mesi da nove ragazzi del posto, sette dei quali minorenni. Don Patriciello, parroco del Parco verde, lancia un appello a Giorgia Meloni che in breve tempo interviene facendo di Caivano un modello che vorrebbe esportare nelle altre zone degradate dell’Italia. Siamo andati a vedere cosa è stato fatto e se il modello funziona davvero.