dalla Redazione
Renzi deve dire addio alla sua Firenze, ma non sceglie un successore. Il sindaco rottamatore parla al consiglio comunale di Firenze e nega che la nomina di Dario Nardella a vicesindaco sia un’indicazione preventiva del ‘suo successore’. Il premier incaricato si sofferma sulle polemiche di questi giorni. “Mancano meno di 100 giorni alle elezioni, ma non c’e’ nessuna indicazione preventiva. C’e’ un esercizio straordinario- osserva- che si chiama democrazia e il centrosinistra non ha paura di confrontarsi con nessuno. Le polemiche di questi giorni- sottolinea- a proposito del fatto che si sia già scelto il successore, sono infondate. Scelgono i cittadini, e se in questi anni hanno votato gli uni e non gli altri, allora ci si faccia qualche domanda e qualche riflessione”.
Nel salutare la sua città Renzi parla, da sindaco, partendo dai problemi semplici per arrivare al tessuto sociale: “Fare politica non è semplicemente tentare di fare qualcosa, ma dare del tu al dolore tentando di rispondere con proposte concrete. Accanto al riparare le buche – ha detto Renzi – c’e’ un lavoro ancora più grande: stare vicino a una comunità umana”.