Nella sua E-news diramata ieri, il giorno dopo aver presentato al governo il progetto “Ciao”, la controproposta di Italia Viva sul Recovery plan, Matteo Renzi puntualizza: “Le note di Iv sul Recovery le invieremo domani (oggi, ndr) al ministro Gualtieri: io non chiedo che tutto ciò che scriviamo sia accolto. Mi basterebbe fosse letto. E magari chi non è d’accordo potrebbe fare la fatica di spiegare perché. Quello che è certo è che noi vogliamo spendere bene i soldi europei. Perché altrimenti ci strangoliamo con il debito e sprechiamo la più grande opportunità degli ultimi trent’anni”. Tranchant il leader di Azione Carlo Calenda: “Se Renzi ha la ragionevole certezza di arrivare a un governo Draghi, ben venga. Ma se finisce con un Conte ter e due ministri a Renzi, va preso a pernacchie.
Questo tira e molla nel mezzo della pandemia e del piano vaccinale fa ridere”. Critico su un possibile rimpasto lo è anche il ministro dello Sviluppo economico ed esponente del Movimento 5 Stelle Stefano Patuanelli, che dopo il nuovo avviso al Governo da parte di Renzi afferma: “Sono il primo a ritenere surreale il teatrino rimpasto sì, rimpasto no, crisi sì, crisi no. Ritengo che il Conte bis sia il secondo e ultimo governo di questa legislatura, non vedo spazio per altro se non le elezioni”. E sul Recovery sottolinea come “Il presidente del Consiglio non poteva che cominciare da una bozza di piano che ciascuna forza può ridefinire: l’importante è trovare una sintesi nell’interesse del Paese, non di un singolo centro dei potere”.