dalla Redazione
Renzi a tutto campo. Intervenendo a ‘La telefonata’ di Maurizio Belpietro su Canale 5 stamattina, il segretario Pd si intesta il successo del dialogo sulle riforme. “Sono anni che i politici parlano, parlano e discutono e poi non stringono. Non riescono a realizzare le cose. Stavolta in poco più di un mese dalle primarie si è fatto un accordo vero. C’e’ un bel pacchettino di riforme. E ora queste
riforme sono alla prova dell’aula. Non sono preoccupato, anche se guardo quello che è accaduto ieri alla Camera… I parlamentari devono dare prova di saper decidere – ha continuato il segretario dem – e sono molto ottimista. Per quello che riguarda il Pd sono tranquillo e sereno: il Pd è un partito che discute moltissimo ma, alla fine, quando si prende una decisione la si mantiene”.
“Con Forza Italia – ha detto ancora Renzi – abbiamo fissato una data: entro il 15 febbraio ci sarà un testo condiviso per superare il Senato e rivedere i poteri delle Regioni”. Il rottamatore ha assicurato che dopo la legge elettorale anche gli altri punti dell’accordo sulle riforme saranno portati a termine: “Abbiamo dimostrato nell’accordo fatto con Forza Italia che sulle regole siamo persone serie e andiamo avanti insieme proprio perche’ non vogliamo governare insieme”, ha concluso il segretario Dem.
E l’opposizione dei alcuni partiti? “E’ normale che i partiti piu’ piccoli non apprezzino questa legge. Ma agli italiani non interessano queste discussioni da addetti ai lavori, non interessa che un partitino piccolo abbia una poltrona in piu’ o in meno. Agli italiani interessa che le cose siano realizzate. Questa legge elettorale, mettendo il ballottaggio in caso di non raggiungimento della soglia del 37%, mettendo uno sbarramento al potere dei piccoli partiti, ci da’ la garanzia di sapere chi ha vinto. Non come stavolta – ha aggiunto Renzi – che non si è capito bene chi aveva vinto e quindi si sono fatte le larghe intese. Non succederà mai più che la sera delle elezioni tutti i politici vadano in tv a dire ‘abbiamo vinto noi’ oppure ‘non abbiamo perso’. Con questa legge uno vince e gli altri perdono”.