Matteo Renzi ha una percentuale di assenze al Senato pari al 40%. Ed è quinto nella speciale classifica di Openpolis tra gli assenteisti in Senato. Secondo l’ultimo rapporto l’ex premier è il quinto senatore più assenteista di Palazzo Madama in occasione delle votazioni.
Matteo Renzi: 40% di assenze al Senato. L’ultima volta al voto per un provvedimento di Italia Viva
Dall’inizio della legislatura, spiega oggi Il Fatto Quotidiano, il senatore di Scandicci non ha partecipato a 2.581 votazioni sulle 6.485 totali a Palazzo Madama (le volte in cui era “in
missione ” non contano nel conteggio finale). Un tasso di assenteismo del 39,8%. Peggio di lui hanno fatto ci sono il senatore dem Tommaso Cerno (78% di assenze), l’avvocato di Silvio Berlusconi Niccolò Ghedini (71,4%), il vicepresidente di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa (59%) e il senatore del Maie Adriano Cario (45%).
I dati di Openparlamento dicono che prendendo in considerazione i voti finali dei provvedimenti, l’ultima volta che Renzi è risultato presente per un voto è stato il 30 marzo scorso quando il Senato ha approvato in via definitiva il provvedimento sull’assegno unico proposto dalla ministra renziana Elena Bonetti.
Il senatore di Scandicci invece era assente, per fare solo qualche esempio, nel voto finale sulla conversione del dcreto sugli esami per avvocati (31 marzo), sul dl che rinviava le elezioni amministrative (7 aprile), sulla mozione di sfiducia di Fratelli d’Italia contro il ministro della Salute Roberto Speranza (28 aprile, unico assente del suo gruppo), ma anche sull’ultimo decreto Covid convertito dal Senato il 5 maggio. Non un bel messaggio da un senatore che proprio sullo “svuotamento” dei poteri del Parlamento aveva iniziato ad aprire le prime fratture nel governo Conte-2.
Ieri intanto Renzi ha definito “molto utile” la proposta dei referendum di Matteo Salvini e i Radicali sulla giustizia. A Montecitorio invece la più assenteista è la forzista Michela Vittoria
Brambilla con il 99% delle assenze, il re delle cliniche private Antonio Angelucci con il 95,4% e Vittorio Sgarbi con il 77,7%.