L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza oggi porterà da lunedì tre regioni in zona bianca: Molise, Sardegna e Friuli Venezia Giulia. Per oltre 3 milioni di abitanti cadranno tutte le restrizioni ad eccezione del distanziamento e dell’utilizzo della mascherina. E fermo restando l’adozione dei protocolli di sicurezza previsti per i differenti settori.
Regioni in zona bianca: cosa succede oggi
Tutte le altre regioni dovrebbero rimanere in zona gialla. Per il 7 giugno anche Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto dovrebbero raggiungere la fascia di colore più bassa. Secondo l’accordo tra governo e regioni nelle zone bianche non ci sarà alcun coprifuoco e le uniche restrizioni sono rappresentate dal distanziamento, dall’igiene e dall’obbligo di mascherina.
Quando una Regione entra nella zona bianca supera di fatto il “coprifuoco”. Si possono anticipare al momento del passaggio le riaperture delle attività economiche e sociali. Ci sono almeno altre 10 regioni che, stando alle previsioni, hanno dati da zona bianca. Dovranno essere mantenuti per 3 settimane consecutive per consentire il passaggio. Oltre ad Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto, li hanno la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Lazio, il Piemonte, la Puglia e la provincia di Trento. Che però passeranno nella zona senza restrizioni dal 14 di giugno.
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Rt nazionale oggi: tutte le regioni a rischio basso
Intanto tutte le Regioni/Province autonome sono classificate a rischio basso e hanno tutte un Rt medio inferiore a 1. E quindi una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 1. Lo dicono ultimi dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di Sanità, riferito al periodo 17-23 maggio. Tra i dati, a livello nazionale, oltre al calo dell’Rt, che si attesta a 0.72, anche l’incidenza risulta in decrescita. Per il periodo 17-23 maggio, preso in considerazione dall’Iss, risulta essere di 51 casi ogni 100mila abitanti contro 73 della scorsa settimana, mentre secondo il dato del ministero della Salute, riferito a un diverso intervallo temporale, l’incidenza risulta essere di 47 casi ogni 100mila abitanti.
Questa settimana nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è sotto la soglia critica (15%). La diminuzione nel numero di persone ricoverate passa da 1.689 (18/05/2021) a 1.323 (25/05/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (14%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 11.539 (18/05/2021) a 8.577 (25/05/2021). Nell’ultima settimana nessuna Regione riporta allerte di resilienza.
Regioni in zona bianca: le regole
La zona bianca ha regole più elastiche e al momento non è previsto il coprifuoco. Le zone in cui è divisa l’Italia su base regionale sono state istituite a novembre dal secondo governo Conte. Prevedono quattro differenti gradi (con norme diverse legate a ogni situazione): bianco, giallo, arancione, rosso. Resta l’obbligo di distanziamento e di mascherine ma nelle zone bianche via libera alla riapertura. Fermo restando i criteri base della prevenzione, mascherine, distanziamento, areazione e sanificazione luoghi chiusi una volta che una Regione entri nella zona bianca è superato – questo l’accordo – il cosiddetto ‘coprifuoco’. Si possono anticipare al momento del passaggio le riaperture delle attività economiche e sociali per le quali la ripartenza doveva arrivare più avanti.
Il rafforzamento della zona bianca passa definitivamente con un accordo tra governo e Regioni. In questa area saranno dunque introdotte più regole con le stesse linee guida che già valgono per la zona gialla. Ma ci sarà anche un’ “anticipazione delle riaperture per le quali la normativa vigente dispone già la ripresa in un momento successivo”. Dal possibile accesso alle sale da ballo con green pass fino al settore dei matrimoni. Passando per i parchi tematici, congressi e piscine al chiuso, nei territori che entreranno in zona bianca. Nessuna serranda, o quasi, dovrebbe restare abbassata per le restrizioni Covid.