Passi in avanti in Lombardia nel dialogo tra il M5S e la coalizione di centrosinistra. Durante la riunione di ieri sera, stando a quanto si apprende, in un clima definito “disteso e cordiale” si sarebbe registrata una “convergenza”, al netto di correttivi di forma, su due temi fondamentali: sanità e ambiente.
Su ambiente e salute passi avanti verso l’intesa tra Pd e M5S alle regionali in Lombardia
Soprattutto sull’ambiente, i partecipanti al vertice hanno concordato sul “rendere strutturali gli incentivi per le comunità energetiche” e sull’investire nell’efficientamento energetico. Anche sul tema degli inceneritori, passaggio particolarmente sentito dai pentastellati, si è raggiunta un’intesa sull’approccio che deve portare allo spegnimento di “quelli più impattanti” e vetusti. Sulla sanità, invece, si registra convergenza “sul massiccio aumento degli investimenti” sulla sanità pubblica e sullo “stop alle nomine politiche” dei dirigenti.
Il confronto sugli altri punti tematici proseguirà giovedì in un nuovo vertice. Alla riunione di questa sera hanno partecipato il consigliere regionale Pd Matteo Piloni, il coordinatore lombardo del M5S Dario Violi, il capogruppo pentastellato in Consiglio Nicola Di Marco, il segretario lombardo di Sinistra italiana Paolo Matteucci e Walter Andreazza in rappresentanza dei Lombardi Civici Europeisti.
Si fa quindi sempre più concreta l’ipotesi di un perimetro allargato anche ai 5 Stelle per la coalizione che sfiderà Attilio Fontana alle prossime elezioni regionali. Rimane comunque il nodo di +Europa che ribadisce il suo no all’alleanza con i grillini. Ieri Riccardo Magi a Radio Uno a ribadito la posizione: “In Lombardia appoggiamo Majorino ma non abbiamo ancora capito lui che tipo di coalizione voglia fare. Se appoggiasse i 5S non saremmo in quella coalizione, pur rispettando la sua scelta”.
Alla domanda se, nel caso di ingresso del M5S nella coalizione, +Europa sosterrebbe Letizia Moratti (candidata del cosiddetto Terzo polo) Magi ha confermato la sua idea “assolutamente di non appoggiarla”. “Se Majorino appoggiasse i 5S non saremo in quella coalizione, pur rispettando la sua scelta”, ha concluso Magi. Acque agitate anche nel M5S. Ieri una ventina di attivisti e portavoce locali hanno scritto una lettera a Giuseppe Conte in cui scrivono di ritenere “che il Pd in Regione Lombardia non abbia la benché minima credibilità per offrire alcun tipo di garanzia sulla condivisione di principi, valori e programmi”.
“Sui nostri territori – scrivono . siamo costretti, quotidianamente, a combattere contro un sistema di potere creato in decenni di gestione del Partito Democratico e saremmo in forte difficoltà etica, valoriale e programmatica qualora in Lombardia il Movimento Cinque Stelle corresse in coalizione col Partito Democratico alle prossime elezioni regionali.
La stessa posizione ha espresso anche il consigliere regionale 5S che sul suo profilo attacca i Dem: “Dov’erano in questi 10 anni quando solo noi sui territori venivamo censurati dai quotidiani perché scomodi, insultati, denigrati solo perché in prima fila contro chi sfruttava il nostro territorio ed azzerava i diritti sociali ed economici dei cittadini?”, ha scritto sul suo profilo Facebook, incassando anche il plauso dell’ex ministro Danilo Toninelli.
È proprio Toninelli a rispondergli: “Il ns amato Movimento è rinato da quando Letta ha rotto con noi per andare con Renzi, Calenda e Di Maio. Non smetterò mai di ringraziarlo. Non fosse accaduto oggi saremmo morti e sepolti. Mi pare “suggestiva” (potevo ovviamente usare aggettivi più adatti ma poi i democristiani interni avrebbero detto che sono divisivo) l’idea di ritornare a scavarci la fossa facendo un’alleanza col Pd in Lombardia”. Dal quartier generale del Movimento 5 Stelle in Lombardia nessun commento. “Preferiamo concentrarsi sulle cose che servono ai lombardi”.