Un uovo di Pasqua senza sorpresa. Come ampiamente previsto, Massimiliano Fedriga è stato confermato alla guida della Regione Friuli Venezia Giulia. Il governatore leghista uscente, sostenuto da FdI, Forza Italia e Lega, ha ottenuto il secondo mandato col 64,2% mentre il suo sfidante candidato da Pd-M5S e appoggiato anche dall’Alleanza Verdi Sinistra, Massimo Moretuzzo, si è fermato al 28,4%.
La Lega con la riconferma del governatore uscente Massimiliano Fedriga in Friuli Venezia Giulia frena la corsa di Fratelli d’Italia
Staccati gli altri due candidati: Alessandro Maran del Terzo Polo (2,7%) superato, anzi doppiato, dalla no-vax Giorgia Tripoli (4,7%) di Insieme liberi. Dunque il Terzo Polo non supera la soglia di sbarramento del 4%. Affluenza definitiva al 45,27%, in calo rispetto al 2018 (49,61%). L’occasione era un test per misurare più che altro i rapporti di forza all’interno delle due coalizioni, quella del centrodestra e quella del centrosinistra.
Cinque anni fa alle elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia si votava in un solo giorno, domenica 29 aprile. Il candidato Fedriga, sostenuto dal centrodestra, si affermava con il 57,09% dei voti. Secondo Sergio Bolzonello (centrosinistra) con il 26,83%, terzo Alessandro Fraleoni Morgera (M5S) con l’11,67%, quarto Sergio Cecotti (Patto per l’Autonomia) con il 4,40%.
La Lega otteneva il 35% dei consensi, Forza Italia era al 12% e Fratelli d’Italia aveva superato il 5%. Ma poi ci sono state le Politiche. E anche se può apparire un po’ forzato mettere in rapporto i risultati di diverse elezioni il confronto è in questo caso obbligatorio. Ebbene, a distanza di quattro anni e mezzo, alle politiche del 25 settembre 2022, in Friuli Venezia Giorgia Meloni ha superato il 31% mentre la Lega di Matteo Salvini è crollata all’11% e i berlusconiani si sono fermati al 7%.
Adesso se si guardano i voti di lista di queste Regionali non solo non c’è stato il sorpasso di Fratelli d’Italia, la cui lista si è fermata al 18%, mentre la Lega è primo partito al 19%, ma, se si considera il dato delle politiche, FdI perde in Friuli la metà dei voti conquistati appena sei mesi fa. Se poi si somma il risultato della Lega con quello della lista Fedriga che supera il 17% si può dire che Salvini viaggia oggi in Friuli su percentuali vicine a quelle di cinque anni fa. Dunque in netto recupero.
Che poi l’exploit della lista Fedriga non possa essere considerato una buona notizia per Salvini, considerando che Fedriga è accreditato come l’uomo che potrebbe succedergli alla guida di via Bellerio, è altro elemento di riflessione. Lega e FdI staccano comunque Forza Italia che si assesta al 6,7%. “È un onore essere stato rieletto”, dice il governatore confermato che incassa subito i complimenti della premier Meloni: “Una vittoria che premia il modello amministrativo e il buongoverno del centrodestra e che ci sprona a fare sempre meglio”.
Non c’è l’effetto Schlein e con i dem soffrono anche i pentastellati. Il candidato giallorosso Moretuzzo si ferma al 28%
Per quanto riguarda il centrosinistra queste erano le prime elezioni del Pd di Elly Schlein. Certo non c’era lei quando sono stati scelti candidati e alleanze ma comunque ora c’è e l’effetto traino della sua leadership è mancato dal momento che il partito non è riuscito non solo a superare il 18%, su cui era attestato tra le ultime regionali e le politiche del 25 settembre. Ma neanche è arrivato al 17%.
“Complimenti a Fedriga, che ha vinto nettamente in Friuli-Venezia Giulia. Ringraziamo Moretuzzo e tutta la coalizione che l’ha sostenuto per l’impegno. Riorganizzeremo insieme un’opposizione centrata sulle proposte politiche. Con pazienza, ma con determinazione”, afferma la Schlein. Soffre il M5S che, tra regionali e politiche, scivola dal 7% al 2,4%. A Udine il sindaco, con ogni probabilità, sarà eletto al ballottaggio tra due settimane: la sfida è tra il candidato del centrodestra Pietro Fontanini e Alberto Felice De Toni (centrosinistra-Terzo polo).