Dopo Forza Italia, pure Fratelli d’Italia s’infila nella disputa sulla candidatura alla presidenza dell’Emilia Romagna. E nel Centrodestra riesplode la rissa. Se Silvio Berlusconi medita di gettare nella mischia un suo uomo, Giorgia Meloni rimette sul piatto il nome del non iscritto Alessandro Meluzzi (nella foto), già proposto nei giorni scorsi e subito impallinato dai leghisti. Era stato lo stesso Matteo Salvini a chiudere blindando la candidatura di Lucia Borgonzoni. Ma era prima della crisi di Governo. Un’era geologica fa.
DIVISI SU TUTTO. Rispunta così l’ipotesi Anna Maria Bernini, attuale capogruppo di Forza Italia al Senato, ma gli azzurri pensano anche ad altri nomi. “Deciderà il tavolo nazionale”, manda a dire Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale di Fratelli D’Italia. E ribadisce: “Per la Lega il nome è Borgonzoni, per noi Alessandro Meluzzi – conferma -. Sfido chiunque a dire che Fratelli d’Italia ha ritirato la candidatura di Meluzzi e a dare via libera a Borgonzoni”. La candidatura della quasi ex sottosegretaria bolognese è “una posizione della Lega, non della coalizione di Centrodestra”.
Barcaiuolo giura che non ci sono “veti o osservazioni” sull’indicazione di Borgonzoni, semplicemente il suo partito tiene in campo l’opzione Meluzzi e si aspetta che sia discussa dai leader nazionali del centrodestra nel quadro delle candidature da trovare anche per le altre Regioni al voto. Tra l’altro, in vari Comuni, alle ultime amministrative vinte dal centrodestra è Fdi ad aver eletto suoi sindaci anche dove la Lega era il primo partito della coalizione, come a Cagliari ad esempio, ricorda Barcaiuolo.
In attesa della quadra sul candidato presidente, il Centrodestra martella l’asse Pd-M5s allargando l’attacco anche al sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. Anche lui potrebbe correre a sostegno della riconferma di Stefano Bonaccini e allora scelga: “O fa il sindaco o si dimette e si dedica alle sue legittime ambizioni politiche”, dice Francesca Gambarini, di Cambiamo, il movimento di Giovanni Toti. Intanto c’è chi ipotizza un’alleanza M5S-Pd. Ma i grillini frenano: “Sarebbe assolutamente innaturale allearsi con un’amministrazione regionale uscente ed il Pd”. Almeno per ora.