Nel quadro degli incontri bilaterali a margine del Vertice di Sharm el Sheikh sull’implementazione del cambiamento climatico Cop27, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato il presidente della Repubblica Araba d’Egitto, Abdel Fattah al Sisi.
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha oggi incontrato il presidente della Repubblica Araba d’Egitto, Abdel Fattah al Sisi
Durante l’incontro, hanno riferito fonti di Palazzo Chigi, si è parlato di approvvigionamento energetico, fonti rinnovabili, crisi climatica e immigrazione. L’incontro ha dato anche occasione al presidente Meloni di sollevare il tema del rispetto dei diritti umani e di sottolineare la forte attenzione dell’Italia sui casi di Giulio Regeni e Patrick Zaki.
“L’incontro ha toccato la questione dello studente italiano Regeni e della cooperazione per raggiungere la verità e ottenere giustizia” ha poi precisato all’Ansa il portavoce ufficiale della Presidenza egiziana, ambasciatore Bassam Radi, riferendosi ai temi al centro del bilaterale fra il presidente Abdel Fattah al-Sisi e la premier Meloni senza aggiungere altro sulla questione.
Noury: “Vedremo come sempre se a queste parole seguiranno i fatti”
“Il richiamo all’Egitto sui diritti umani non può limitarsi ai casi di Patrick Zaki o di Giulio Regeni ma va fatto ad ampio raggio, come evidenzia la vicenda di Alaa Abd El-Fattah, blogger in sciopero della sete in carcere, che rischia ora di oscurare tutta la Cop27” ha commentato il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury.
“Bene ha fatto il presidente del Consiglio – sottolinea Noury – a parlare di vicende che riguardano molto da vicino l’Italia e le comunità dei cittadini e delle cittadine che vivono da noi, come quelle di Regeni e di Zaki”.
Secondo Noury è comunque rilevante che durante il colloquio si sia fatto riferimento ai casi di Regeni e di Zaki. “E’ importante capire dall’altra parte come sono state accolte le richieste fatte dal presidente del Consiglio” aggiunge il portavoce di Amnesty Italia: “Vedremo come sempre se a queste parole seguiranno i fatti”.
Fratoianni: “L’Egitto consegni alla giustizia del nostro Paese i 4 funzionari del regime accusati di essere gli assassini di Regeni e renda finalmente libero Zaki”
“Al Sisi chiede alla presidente del consiglio dei ministri italiano un nuovo impulso alle relazioni fra Egitto ed Italia? Beh – ha affermato il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni -, tanto per cominciare l’Egitto consegni alla giustizia del nostro Paese i 4 funzionari del regime accusati di essere gli assassini di Giulio Regeni, renda finalmente libero lo studente Zaki e inizino a rispettare i diritti umani. Spero che anche la Meloni gli abbia risposto così, se è una patriota”.