Dalla sua nascita, nell’aprile 2019, lo Stato ha speso per il Reddito di cittadinanza 25,9 miliardi. Una goccia nel mare magno della spesa pubblica italiana, che però ha messo in sicurezza il Paese, soprattutto nella fase più dura della pandemia.
Dalla sua nascita nel 2019 il Reddito di cittadinanza è costato 25,9 miliardi. E ha messo in sicurezza la tenuta sociale del Paese
Un merito difficile da contestare, anche se le destre continuano ad addossare a questo strumento qualunque responsabilità: dal fiasco degli uffici per l’impiego che le Regioni (di destra e di sinistra) non hanno rafforzato al fenomeno degli abusi, peraltro di gran lunga inferiore a quello riscontrato tra i percettori dei più diversi sussidi pubblici. Eppure di misure per contrastare la povertà ce n’è sempre più bisogno. Secondo i dati resi noti ieri dall’Osservatorio dell’Inps, nei primi nove mesi di quest’anno si sono spesi oltre sei miliardi per il Reddito e la Pensione di cittadinanza, oltre che per le politiche attive del lavoro.
Il Reddito di cittadinanza oggi è percepito da quasi 1,2 milioni di famiglie
Il Reddito di cittadinanza, oggi è percepito da quasi 1,2 milioni di famiglie. In particolare, sono 1,16 milioni i nuclei che a settembre hanno ricevuto il sostegno economico, come Reddito o Pensione di cittadinanza (il sostegno, quest’ultimo, rivolto agli over-67) per un totale di 2,45 milioni le persone. In media l’importo percepito è stato di 550 euro al mese. I dati confermano che la fetta più grande va al Mezzogiorno.
Il 64,7% dei nuclei beneficiari risiede infatti nel Sud e Isole (oltre 750 mila per quasi 1,7 milioni di individui), il 20,2% al Nord (234 mila per 430 mila persone coinvolte) e il 15% al Centro (174 mila per 328 mila individui). In salita il numero di nuclei con un solo componente, arrivati a 546 mila, il 47,1% del totale. L’importo medio varia in base al numero dei componenti e va da un minimo di 454 euro per i single a 736 euro per le famiglie con cinque persone.
I nuclei beneficiari con la presenza di minori sono stati 358 mila, per 1,28 milioni di persone coinvolte: l’importo medio mensile è stato di 682 euro (da un minimo di 592 euro ad un massimo di 742 euro per le famiglie di cinque persone). I nuclei con la presenza di disabili sono stati 199 mila, con 443 mila persone coinvolte.