Modifiche alla legge di Bilancio approvata dalla Camera ci saranno. L’hanno detto i leader di Governo e lo ribadisce anche Stefano Patuanelli, capogruppo M5S al Senato, che sottolinea quanto sia doveroso che un testo venga migliorato dall’attività parlamentare. “Mi sembra importante che una legge come la Manovra venga affrontata in senso migliorativo da entrambi i rami del Parlamento. Sarebbe strano il contrario”.
Però non trova surreale che ancora non conosciamo i numeri di deficit e Pil?
“La Manovra ha un impianto ben chiaro, contiene dei capisaldi inamovibili, come il Reddito di cittadinanza e Quota 100. Contiene una previsione di indennizzo per i truffati dalle banche e, ancora, numerosi provvedimenti anche per le imprese: penso al taglio dell’Ires per i nuovi investimenti e soprattutto per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. C’è per il resto un’interlocuzione con la Commissione Ue. Sappiamo bene che c’è la possibilità che venga ritoccato il numero deficit/Pil, ma certamente non stravolto”.
In che senso?
“Crediamo che ci possa essere ulteriore risparmio perché gli importi che abbiamo inserito per il Reddito di cittadinanza e per il superamento della legge Fornero avranno uno sconto favorevole per il fatto che, ad esempio, il Reddito verrà erogato dal 31 marzo. Ma quello che ci interessa è dare impulso alla crescita del Paese”.
A proposito del Reddito: le risorse sono scese per il 2019 a 6,7 miliardi. Sono sufficienti?
“Sono assolutamente sufficienti. Il risparmio è dettato anche dal fatto che, come detto, una cosa è cominciare il primo gennaio, altra cosa è cominciare dal 31 marzo. Senza dimenticare che le cifre di oggi sono frutto di analisi, mentre prima potevamo fornire solo stime”.
Centri per l’impiego sì o no? Anche su questo c’è stata poca chiarezza finora.
“L’idea è quella di partire subito con la rimodulazione dei centri per l’impiego, l’assunzione di personale e con l’informatizzazione delle modalità di presentazione della domanda. Nel momento in cui sarà definita la platea dei richiedenti, ci sarà la figura del navigator che andrà a seguire il percorso di formazione di chi può accedere al Reddito, ma che deve pensare anche a trovarsi un nuovo posti di lavoro”.
La Lega è intenzionata a presentare un emendamento per il saldo e stralcio con aliquota al 15% per le cartelle dei contribuenti in difficoltà. Sarà un problema per il Movimento?
“Sappiamo che questo è un qualcosa che la Lega propone di fare. Noi come abbiamo sempre detto possiamo aiutare i cittadini a pagare il debito con lo Stato, ma il debito che si ha si deve pagare”.
Di Maio ha annunciato un intervento anche sulle pensioni d’oro in Manovra.
“Abbiamo inteso fin dall’inizio toccare chi ha una pensione al di sopra dei 90mila euro lordi annui, perché riteniamo siano persone cui possiamo chiedere un sacrificio: una sorta di contributo di solidarietà che va dal 25 al 40%”.
Già si sono alzate le barricate. Gli stessi super pensionati hanno detto che è un invito ad espatriare.
“(ride) Fa ridere che chi ha una pensione da 90mila euro e che continuerà a prendere comunque 4-5mila euro al mese, sia costretto a espatriare. Io mi chiedo cosa deve fare chi vive sotto la soglia di povertà. Ci vorrebbe un po’ più di buon senso”.
La settimana prossima si risolverà anche la partita con l’Ue. Si riuscirà ad evitare procedura d’infrazione e a mantenere intatta la Manovra?
“Sono molto ottimista, come il presidente del Consiglio. La Commissione europea sta valutando in modo corretto gli sforzi che stiamo facendo per garantire la crescita del Paese con una Manovra che ci chiedono gli elettori. M5S e Lega sono forze politiche legittimate a prendere queste decisioni, pur nel rispetto del ruolo che la Commissione ha”.