“Da mesi lanciamo l’allarme per il rischio di un disastro sociale. Fra novembre e dicembre abbiamo girato l’Italia da Nord a Sud per mostrare a Giorgia Meloni che in Italia ci sono tante persone finite in condizioni di gravi difficoltà. Non per colpa loro, non perché divanisti o scansafatiche. Nulla da fare”. È quanto afferma in un post su Facebook il presidente del M5S, Giuseppe Conte, a proposito del taglio del Reddito di cittadinanza.
“Adesso la situazione è questa – aggiunge Conte -: difficoltà enormi sui territori, per i sindaci e per i servizi sociali dei Comuni su cui Meloni, con un sms dell’Inps, ha scaricato le difficoltà di tante famiglie che da un giorno all’altro si trovano senza nessuna alternativa: senza sostegni, senza i preannunciati corsi di formazione o riqualificazione, senza nessuna prospettiva occupazionale”.
“Durante la pandemia il Reddito di cittadinanza salvava 1 milione di persone in povertà mentre Meloni blaterava di 1000 euro con un click”
“Ora quali soluzioni offrono? Perché servono subito, non fra una settimana, un mese o più. Siccome il cassetto di Meloni è pieno di slogan ma non di soluzioni – scrive ancora il leader M5S – hanno inventato sul modello “rave” un altro diversivo per distrarre l’opinione pubblica dalla loro totale incapacità. Stavolta l’arma di distrazione di massa è la Commissione parlamentare d’inchiesta contro l’ex presidente dell’Inps Tridico, il cui lavoro è stato fondamentale nei mesi più duri della pandemia, quando il Reddito di cittadinanza salvava 1 milione di persone in povertà mentre Meloni blaterava di 1000 euro con un click a tutti e blocchi navali contro l’immigrazione, tutte misure che, una volta presi i voti degli italiani, sono sparite dall’agenda di governo”.
“Se non li smuove il valore della solidarietà e della responsabilità, che li scuota almeno un sano, insopprimibile sentimento di vergogna”
“Il Governo – conclude Conte – faccia un passo indietro dopo aver gettato nella disperazione 169mila famiglie in un momento in cui il carovita mette in ginocchio anche il ceto medio. Se non li smuove il valore della solidarietà e della responsabilità, che li scuota almeno un sano, insopprimibile sentimento di vergogna”.