Reddito e pensioni di cittadinanza, ecco il decreto: il testo integrale del provvedimento targato M5S trasmesso a Palazzo Chigi. Chi ne ha diritto, in che misura e l’iter per farne richiesta. Si tratta di una bozza di 24 pagine, licenziata il 4 gennaio scorso. Contiene in tutto 27 articoli (13 quelli riguardanti il reddito di cittadinanza, 14 quelli sulla cosiddetta “quota 100″) e tra oggi e domani dovrebbe finire sul tavolo del Consiglio dei ministri. Oggi, ad integrazione del testo, potrebbe arrivare a Palazzo Chigi la relazione illustrativa e quella tecnica.
“Sui decreti, ne vedete già tanti in giro – ha detto ieri il vicepremier Luigi Di Maio -, dobbiamo sistemare delle ultime cose, ma il cronoprogramma verrà rispettato: i decreti su quota cento e Reddito di cittadinanza si faranno nei prossimi giorni. Ci sarà qualche furbetto che riusciremo a trovare perché oggi sia la Guardia di Finanza sia le altre Autorità avranno un particolare sistema di controllo sul Reddito di cittadinanza, niente di particolarmente tecnologico”.
“Abbiamo deciso di aprire un focus su coloro che prendono il Reddito – ha detto ancora Di Maio -, però vorrei dire anche una cosa, che le persone in difficoltà in questo Paese, i disoccupati, gli imprenditori caduti in disgrazia, non sono dei furbi, la maggioranza delle persone a cui si rivolge questo strumento sono persone oneste che nonostante stiano in difficoltà continuano a comportarsi onestamente e quelle sono le persone che noi vogliamo aiutare”.
“Poi – ha concluso il vicepremier – come quando si erogano le pensioni di invalidità, c’è il furbetto invalido, come quando si sono erogati gli 80 euro, c’è chi ha fatto il furbetto anche lì. Ci saranno dei furbetti, ma sono una minima parte e li prenderemo, li troveremo, ovviamente rischiano pene severe, sei anni di carcere, e non vedranno più il progetto del Reddito di cittadinanza”.