Come era immaginabile la morte di Fidel Castro ha portato a reazioni contrastanti. Non è sfuggita di certo l’esultanza del prossimo presidente statunitense, Donald Trump, che su Twitter ha scritto: “È morto!”. Toni totalmente opposti rispetto al presidente dell’Ecuador, uno dei leader bolivariani dell’America Latina, Rafael Correa: “Se ne è andato un grande. È morto Fidel. Viva Cuba, viva l’America Latina”. Papa Francesco ha espresso il proprio cordoglio al popolo cubano per la scomparsa dello storico leader, parlando di “triste notizia”. Il venezuelano Nicolas Maduro ha evidenziato: “La sua è stata una grande storia basata sui principi di Bolivar e Martì. Ha fatto la storia con i popoli del mondo, per segnare un percorso di dignità. All’immortalità di coloro che lottano tutta la vita… Hasta la victoria, siempre“.
Vladimir Putin ha inviato un messaggio a L’Avana, descrivendo Fidel Castro come “un amico sincero e affidabile della Russia, il simbolo di una epoca”. Da Mosca anche l’ex presidente Michail Gorbachov ha voluto dedicare un pensiero a Fidel: “Ha resistito e ha rafforzato il suo Paese durante il durissimo blocco americano, quando su di lui c’era un’enorme pressione, ed è stato capace di portare il suo Paese sulla via di uno sviluppo indipendente. Ha lasciato una profonda impronta nella storia dell’umanità”. Per il presidente cinese Xi Jinping: “Vivrà in eterno”.
La reazione italiana è stata affidata al ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni: “Con Fidel Castro si chiude una pagina grande e drammatica del Novecento. Vicini al popolo cubano che guarda al futuro”.