Detronizzato il Re. Roger Federer ha salutato, a sorpresa, i suoi prati preferiti. Il tennista svizzero ha ceduto 13-11 al quinto set, di fronte a Kevin Anderson, nei quarti di finale del suo torneo, quel Wimbledon vinto otto volte in carriera. L’elvetico era il campione in carica e resta il più titolato nella storia della prestigiosa kermesse britannica, vinta dal 2003 al 2007, nel 2009, nel 2012 e lo scorso anno. Quest’oggi però, oltre a fallire un match point, non è sembrato il grande spolvero. Così, sul campo numero uno dell’All England Lawn Tennis Club di Londra, Federer, numero due del mondo e primo favorito di questa terza prova stagionale dello Slam, si è dovuto arrendere al gigante sudafricano, otto del ranking Atp e del tabellone. Questo il punteggio: 2-6 6-7 (5) 7-5 6-4 13-11, al termine di circa 4 ore e un quarto di autentica battaglia. Nel quinto set a Londra non si gioca il tie-break, come invece avviene agli Us Open. King Roger, dopo un buon avvio, è arrivato a un punto dalle semifinali, sul 5-4 in suo favore nel terzo set, prima di cedere il passo al più “fresco” avversario. Decisivo il servizio perso dall’elvetico nel 23° gioco del parziale decisivo.
“All’inizio del match mi sentivo proprio bene, eppure le cose non sono andate come speravo. Non so se si è trattato di problemi al servizio o di altro: posso dire che non avevo le certezze e le forze che speravo in alcune fasi del match. Alcune cose non venivano nel migliore dei modi: ero negativo soprattutto durante diversi giochi nel quinto set”. Così il sincero e lucido Roger Federer ha commentato la sconfitta contro Kevin Anderson.
Trema ma vince, a ruota, il numero uno del mondo, Rafa Nadal. Lo spagnolo, numero due del seeding, ha sconfitto al quinto set l’argentino Juan Martin Del Potro, numero 4 del ranking Atp e quinto favorito del tabellone. Questo il punteggio del match: 7-5 6-7 (7) 4-6 6-4 6-4, dopo circa 4 ore e 50 minuti di gioco. Nadal, vincitore a Wimbledon nel 2008 e nel 2010, ha sciupato ben quattro set-point nel tie-break del secondo set, complicandosi da solo, e di molto, la “vita”. In semifinale, venerdì, affronterà il redivivo Novak Djokovic, ex numero uno del mondo, approdato agilmente fra i primi quattro dei “The Championships”. Il serbo, 21 dell’attuale ranking Atp e 12 del seeding, ha battuto il giapponese Kei Nishikori, 28 del mondo e 24° favorito del tabellone, col punteggio di 6-3 3-6 6-2 6-2. Potrebbe essere una finale anticipata quella fra Djokovic, trionfatore a Wimbledon nel 2011, nel 2014 e nel 2015, e Nadal. Dall’altro lato del tabellone, infatti, sempre venerdì, Anderson incrocerà le racchette con lo statunitense John Isner, che ha avuto la meglio sul canadese Milos Raonic per 7-6 (5) 6-7 (7) 6-4 6-3. (ITALPRESS).