di Angelo Costa
E alla fine l’accordo sul piano di ristrutturazione della Rai 2013-2015 è stato trovato. Via libera del cda all’unanimità per il voluminoso dossier che ridisegna l’azienda di viale Mazzini. Ora bisognerà riempire le caselle vuote tenendo conto anche dei futuri assetti politici e del nome del prossimo presidente della Repubblica. Di sicuro, sostengono i bene informati del settimo piano, non saranno soltanto i vertici a decidere in totale autonomia. Nel barometro politico del cda si registra un avanzamento delle posizioni del centro destra berlusconiano che, ben rappresentato in consiglio dal consigliere anziano Guglielmo Rositani, da Antonio Verro, Antonio Pilati e Luisa Todini, ci tiene a mantenere la compattezza per farsi sentire nelle occasioni giuste. Tra l’altro Verro non molla la poltrona proprio per eviatre che tocchi a un grillino occuparla. Intanto, a margine del cda, secondo quanto risulta a La notizia, si ė discusso della crisi di ascolti di Raidue di Angelo Teodoli. La battaglia dei futuri palinsesti si gioca sul riassetto del day time per cui sono al vaglio numerose opzioni. Di sicuro non verrà confermato il tutorial targato Endemol Detto, fatto condotto da Caterina Balivo che non si schioda dal 4,5 di media. Malgrado la conduttrice abbia chiamato Costantino Vitagliano a rialzare lo share, il risultato ė rimasto troppo basso. Anzi, sempre stando ai rumors, l’inserimento di personaggi trash come Costantino e altri vip di piccolo cabotaggio non sarebbe piaciuto al consigliere Udc Rodolfo De Laurentiis, attento agli equilibri della rete e grande sostenitore di “concept” dedicati ai temi della famiglia. Tra l’altro De Laurentiis è un po’ in fermento e potrebbe anche avvicinarsi ai consigleiri di centro-destra. Dal fronte cattolico torna la spinta a recuperare Monica Leofreddi che avrebbe già dovuto debuttare (aveva lavorato ad un numero zero) prima dell’arrivo di Teodoli, immediatamente dopo la chiusura di Parliamone in famiglia di Lorena Bianchetti. A spingere per un gran ritorno è anche il giornalista Milo Infante che però, essendo in causa con l’azienda, ha poche chance di riapparire in video. La carta segreta della rete, aggiungono nei corridoi del quarto piano di viale Mazzini, sarebbe Roberta Capua, volto storico della Rai, per anni conduttrice di Unomattina poi passata a Mediaset ed oggi non troppo serenamente “in panchina“. Elegante, quarantenne, brava a parlare, la Capua rappresenterebbe molto bene il target a cui punta il povero Teodoli e cioè la donna 40-55 anni di media cultura e svariati interessi, appassionata di attualità light ma anche di un po’ di sano pettegolezzo. Per rimpolpare la seconda rete in gravissima crisi di share potrebbe arrivare poi Antonello Piroso che già all’epoca della direzione di Pasquale D’Alessandro aveva trattato per una trasmissione politica. “Piroso era quasi vicino a raggiungere un accordo per occupare il giovedi sera”, afferma un vice direttore di area centro sinistra, “poi chiese troppo, voleva un’esclusiva e non se ne fece niente”. Che sia tornato il momento di recuperarlo sul 2?