Niente da fare per Marcello Foa. La Commissione di Vigilanza della Rai ha bocciato la sua nomina come presidente di Viale Mazzini dopo che ieri il Cda aveva dato il via libera al giornalista.
I voti favorevoli sono stati 22, erano necessari i due terzi (quorum previsto a 27). Una scheda è rimasta bianca e dovrebbe essere stata quella di Alberto Barachini, unico esponente di Forza Italia ad aver preso parte alla votazione. Gli altri sei componenti non hanno partecipato alla votazione come anche tutti quelli del Partito democratico e di Liberi e Uguali.
Foa era uno dei consiglieri indicati dal ministero del Tesoro su indicazione dei due partiti della maggioranza di Governo. Fratelli d’Italia, come già aveva annunciato la leader Giorgia Meloni, ha assegnato i suoi voti a Foa che però non sono bastati. Servirà rifare tutto. Il cda dovrà prendere atto e nominare un altro presidente. Foa, da parte sua, potrebbe dimettersi o restare comunque in cda come consigliere anziano. Sta di fatto che la sua bocciatura è frutto di un accordo politico tra Pd, Forza Italia e Liberi e Uguali per provare a mettere in difficoltà il Governo.
“Volevamo la Rai del cambiamento, l’opposizione ha detto no – ha commentato a caldo Gianluigi Paragone, capogruppo M5S in Vigilanza Rai – Mi auguro che Foa non si dimetta”.