Plastica, sugar, auto aziendali: si cambia. In linea con quanto annunciato dal premier e dal ministro dell’Economia. Le proposte emendative alla manovra presentate in Commissione Bilancio del Senato dai partiti di maggioranza suggeriscono un ridimensionamento, se non la cancellazione (Italia viva), delle tasse in questione. Come ogni anno la mole degli emendamenti è stata “importante”: 4550.
ALLA CARICA. A fare la parte del leone il Pd che ne ha depositato 921, a seguire il Movimento Cinque Stelle (435), Iv (240), LeU (sotto i 150). Per l’opposizione solo Forza Italia ne ha presentati più di mille, circa 900 la Lega. Il partito di Nicola Zingaretti riscrive le microtasse. La plastic tax scende a 0,80 euro al chilo invece che a un euro e vengono esclusi i prodotti realizzati con materiale riciclato. Meno pesante anche la “sugar tax” che viene ridotta da 10 a 8 euro a ettolitro. La tassazione sulle auto aziendali si applicherà solo sulle nuove immatricolazioni a partire da gennaio 2020. E scende dal 30% al 15% per le auto a trazione elettrica e a trazione ibrida termoelettrica.
Sebbene il M5S continui a difendere la plastic tax (“L’Italia abbia il coraggio di cambiare”, dice Luigi Di Maio) anche dai grillini sono arrivate proposte di modifica. Si chiede di escludere i prodotti monouso in plastica biodegradabile o quelli che contengono almeno il 25% o il 50% di plastica riciclata. E anche di esentare tutti i dispositivi sanitari monouso e di portare al 5% l’imposizione sulla cancelleria di plastica (come le penne). Al via anche il programma mangiapalastica per i Comuni.
Anche i grillini sulle auto aziendali chiedono che l’aumento della tassazione si applichi sui nuovi contratti a partire dal prossimo gennaio. Il M5S propone un’Iva ridotta per i prodotti per la prima infanzia e – al 5% – per gli assorbenti e altri prodotti per l’igiene femminile se biodegradabili. Iva scontata al 10% per i profilattici. I 5Stelle propongono un bonus di 15 mln di euro per il 2020 per chi deve effettuare un trasloco, la proroga al 18 aprile per i truffati dalle banche per presentare domanda di indennizzo, il pagamento dell’Imu da parte della Chiesa Cattolica e un credito di imposta di 15 mln di euro per l’istallazione di sistemi di videosorveglianza. E chiedono che con un decreto vengano individuate le categorie che beneficeranno di un taglio dell’importo delle commissioni per i pagamenti elettronici.
PATTI CHIARI. I renziani vogliono abolire tutte le microtasse (plastica, zucchero e auto aziendali) e Quota 100. Ma su questo arriva l’alt del M5S. Basta “continue provocazioni”: “Quota 100 non si tocca”, dice Di Maio. Il capo politico dei 5Stelle blinda anche, dall’assalto dei renziani, le norme sull’inasprimento delle pene per i grandi evasori, contenute nel decreto fiscale. In mattinata il ministro degli Esteri aveva invece salvato i dem: “Con Il Pd stiamo lavorando bene sulla legge di Bilancio”. LeU punta soprattutto su casa e pensioni, con la proposta di allargare la platea per la quattordicesima e una nuova salvaguardia per gli esodati.
E mentre entra nel vivo la partita sulla legge di Bilancio arriva il richiamo del Presidente della Repubblica sulla tenuta dei conti pubblici: “La stabilità finanziaria, il risanamento del debito, la certezza del diritto sono – dice Sergio Mattarella – obiettivi cui tendere, con continuità e coerenza, per garantire adeguate prospettive e condizioni di crescita economica e sociale del Paese nonché l’equità intergenerazionale”. Il Parlamento è avvisato.