Su queste pagine l’ex procuratore antimafia Federico Cafiero de Raho lanciò l’allarme della questione morale. Con lui si sono unite le voci dei segretari di partito dell’area metropolitana e degli esponenti politici di tutti gli schieramenti. Evidentemente inascoltati. Infatti, dopo Palma Campania (Fratelli d’Italia) e Pozzuoli (Pd) un altro ex sindaco è stato arrestato: Giovanni Corrado da Cicciano. E solo il giorno prima c’è stata la perquisizione di un altro sindaco e presidente della provincia di Salerno: Franco Alfieri. Il fedelissimo del governatore Vincenzo De Luca salito alle cronache per la battute sulle “fritture di pesce” e per il corteo di autoambulanze nel comune di cui è sindaco, Capaccio-Paestum nel Cilento, con il quale festeggiò la vittoria alle elezioni amministrative nel 2019.
Nei guai l’ex sindaco di Cicciano Giovanni Corrado, già ai domiciliari. E la Finanza punta il fedelissimo di De Luca
Le perquisizioni sono state eseguite in alcuni uffici della Provincia di Salerno e del Comune di Capaccio Paestum. L’attività è stata operata dai militari della Guardia di finanza e ha interessato anche gli uffici della presidenza della Provincia. Alfieri a intervenire sulla vicenda: “Cielo sereno non teme tempesta”, afferma in una nota con la quale il primo cittadino esprime “piena fiducia nella magistratura e negli organi inquirenti, con la certezza che presto si farà chiarezza nell’interesse mio, degli enti che amministro e dei cittadini che ogni giorno mi rinnovano la loro fiducia”.
“Continua il mio impegno come sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno – prosegue ancora Alfieri – con la dedizione, la determinazione e la tenacia che da sempre mi appartengono e da sempre contraddistinguono il mio agire”. Insieme a lui è indagata anche sua sorella Elvira Alfieri, titolare dell’impresa Alfieri Impianti Srl oltre a Alfonso D’Auria, titolare di una procura speciale per Dervit, l’imprenditore Vittorio De Rosa, titolare della ditta Dervit, aggiudicataria degli appalti finiti nel mirino della Procura. che aveva vinto l’appalto con entrambi i comuni, e la società Alfieri Impianti di Torchiara che, secondo gli inquirenti, sarebbe collegata a Franco Alfieri (la figlia di Alfieri, insieme alla sorella Elvira e al fratello Domenico, hanno quote societarie in questa ditta).
Di Alfieri parlarono le cronache nazionali per le “fritture” e il corteo delle ambulanze dopo la vittoria elettorale
I finanzieri hanno sequestrato computer, dispositivi informatici e cellulari presso i vari uffici del Comune, della Provincia e del suo studio legale. Le due gare d’appalto, secondo gli investigatori, avrebbero molte somiglianze. Indizi che suggeriscono un’aggiudicazione delle gare influenzata da un accordo corruttivo tra il sindaco Alfieri e De Rosa, il titolare di Dervit.
“We are the champions” era il motto della sua campagna elettorale a Cicciano, comune dell’area metropolitana di Napoli e del circondario nolano. Invece l’ex sindaco Giovanni Corrado si è ritrovato con un mandato di arresto mentre era già ai domiciliari. Le accuse riguardano induzione indebita a dare o promettere utilità e ricettazione in un concorso pubblico. Poi sono emerse, secondo gli inquirenti, alcune responsabilità in relazione a un accordo corruttivo per ottenere indebitamente un’autorizzazione edilizia che riguarda una vasta area industriale del comune di Cicciano dove è stato primo cittadino. Sono arrivate le manette anche per un consigliere comunale mentre un imprenditore edile è indagato. In Campania continua la conta di amministratori pubblici indagati o arrestati alla vigilia delle elezioni europee.