Sono 12.955 i nuovi positivi in Lombardia, record assoluto in regione dall’inizio della pandemia, con 205.847 tamponi per un tasso di positività in crescita del 6.2% (ieri 5,7%). È quanto emerge da un report reso noto dalla direzione Welfare della Regione, che sottolinea però che la Lombardia ha ancora dati da zona bianca.
I casi positivi degli ultimi sette giorni sono 51.456, con un incidenza di 513 per 100mila abitanti, ma i ricoverati nei reparti ordinari sono 1.408 (+56 rispetto a ieri), con una percentuale di occupazione di posti letto pari al 13,8%. Sono 162, invece (due in meno di ieri), i ricoverati in terapia intensiva, con un’occupazione dei posti letto del 10,6%.
È in continua crescita la diffusione della variante Omicron in Lombardia e colpisce circa il 40% dei nuovi positivi al covid. È quanto emerge da un report reso noto dalla direzione Welfare della Regione. Al momento, però, i ricoverati con variante Omicron in Lombardia sono solo 6, nessuno dei quali in terapia intensiva, pari al 2%. In tutte le province lombarde, tranne quella di Sondrio, la variante delta ha soppiantato l’alpha e rimane quella più diffusa.
“I dati del monitoraggio settimanale confermano, anche per la prossima settimana, la zona bianca per la LOMBARDIA. Di fatto, poi, anche nella nostra regione, come previsto dalla norma che sarà inserita nel nuovo Decreto Legge che il Governo si appresta a varare, si dovrà usare la mascherina all’aperto”. Ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, commentando i dati del monitoraggio settimanale.
“Come ho già sottolineato più volte – ha detto il governatore – l’uso della mascherina all’aperto, che per me rimane fondamentale in occasioni di rischio come gli assembramenti, è già stata resa obbligatoria con ordinanza da molti sindaci. Devo inoltre constatare che molti lombardi non hanno mai smesso di usarla. I dati di questa settimana registrano il tasso di occupazione dei posti letto in area medica ancora sotto il 15%, anche se, come in tutto il territorio nazionale, stiamo assistendo a una crescita importante dei contagi che ci spinge a tenere monitorata e attenzionata la situazione”.
“Per questo – aggiunge Fontana – il consiglio che rivolgo a tutti i lombardi è continuare a osservare le regole su distanziamento e uso dispositivi medici, avere particolare prudenza nei confronti dei soggetti più a rischio, ma soprattutto vaccinarsi e, ancora, vaccinarsi. Sia con la terza dose, che con la prima, per chi ancora non l’ha fatto. Solo questo può frenare l’impatto dell’aumento della circolazione del virus sui ricoveri ospedalieri”.
“Non sono mie valutazioni. I dati – conclude Fontana – lo confermano: nel mese di dicembre in Lombardia, il rischio di decesso per i non vaccinati è stato di 1,8 rispetto ai vaccinati (circa il doppio). Per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva addirittura di 6,2 rispetto ai vaccinati. Una realtà che non si può ignorare”.