Un’artiglieria pesante schierata dietro le quinte. Ormai c’è soprattutto questo sullo sfondo della battaglia per Telecom Italia tra gli americani del Fondo Elliott, accreditato dell’8,8%, e i francesi di Vivendi, primi azionisti con il 23,9%. In vista delle assemblee decisive per il futuro Cda della società, i due contendenti hanno svelato le liste dei consiglieri proposti. Ultima in ordine di tempo proprio quella di Elliott. Qui, accanto ai sei nomi (Fulvio Conti, Massimo Ferrari, Paola Giannotti De Ponti, Luigi Gubitosi, Dante Roscini e Rocco Sabelli) già indicati per sostituire i consiglieri in quota Vivendi, sono spuntati altri quattro profili, con curiosità di non poco conto. Alcuni di essi sembrano accomunati da un legame con Luxottica, il big dell’occhialeria di Leonardo Del Vecchio destinato a fondersi con gli altri transalpini di Essilor.
Il dettaglio – Ebbene, è da questo bacino che Elliott ha attinto per proporre il nome di Marina Brogi, che oggi siede proprio nel Cda di Luxottica e in quello di Salini Impregilo, oltre che nel collegio sindacale di Clessidra (la sgr che ormai fa capo alla famiglia Pesenti). Ed è sempre da questo serbatoio che il fondo americano ha preso l’ispirazione per proporre Lucia Morselli, che dovrebbe finire nel Cda di Essilor-Luxottica non appena la fusione tra le due realtà si sarà perfezionata. Alcuni osservatori fanno notare come dietro questi due nomi potrebbe esserci il super avvocato Sergio Erede, anche lui con trascorsi nel Cda di Luxottica e architetto della fusione con Essilor. E qui si sviluppano i soliti intrecci all’interno dei quali è difficile districarsi. Si dà infatti il caso che Erede sui partner dello studio legale Bonelli Erede Pappalardo dal quale arriva anche Claudio Tesauro, nelle scorse settimane segnalato come uno dei più ascoltati consulenti legali della Tim a trazione francese. Lo stesso Tesauro che, tra l’altro, oggi siede pure alla presidenza di Invitalia, la società pubblica che tramite Infratel sta gestendo le gare per la copertura in banda larga delle cosiddette “zone bianche”, quelle a fallimento di mercato. Gare che sono state tutte vinte da Open Fiber, la società di Cassa Depositi ed Enel sin qui concorrente di Tim, ma che in un futuro prossimo potrebbe aggregarsi alla società della rete Telecom nel caso di scorporo. La stessa Morselli, indicata da Elliott per il Cda dell’ex monopolista, vanta rapporti con il mondo Cassa Depositi: oggi infatti siede nel cda della Snam proprio su indicazione di Cdp reti, controllata dal colosso che gestisce il risparmio postale e che si sta apprestando a rilevare il 5% di Telecom per affiancarsi a Elliott. A completare i quattro nuovi profili segnalati dal fondo americano ci sono poi Paola Bonomo, che curiosamente oggi siede nel Cda della compagnia assicurativa francese Axa, e Alfredo Altavilla, impegnatissimo chief operating officer di Fca, molto vicino a Sergio Marchionne.
Il precedente – Nei giorni scorsi, invece, era stata la volta di Vivendi, che in vista dell’assemblea del 4 maggio ha presentato una lista con tutti i consiglieri già presenti, a partire dal presidente Arnaud de Puyfontaine e dell’Ad Amos Genish (quest’ultimo accettato anche dagli americani), con l’aggiunta di due nominativi nuovi di zecca. Uno di questi è quello dell’ambasciatore Michele Valensise, già segretario generale della Farnesina dal 2012 al 2016 e attualmente vicepresidente del gruppo di costruzioni Astaldi. Negli ambienti diplomatici Valensise è considerato molto vicino alla Germania: non solo buona parte della sua carriera si è svolta tra Bonn e Berlino, dove è stato ambasciatore italiano, ma dall’anno scorso presiede l’Associazione Villa Vigoni, una sorta di centro voluto dalla Repubblica federale tedesca e dalla Repubblica italiana per sostenere le relazioni italo-tedesche. Un dettaglio non marginale nella partita per Tim. L’altro nome nuovo di Vivendi è la professoressa di diritto privato Giuseppina Capaldo. Figlia dell’economista ed ex presidente di Banca di Roma, Pellegrino Capaldo, oggi siede anche nei Cda di Ferrari, Salini Impregilo e Montepaschi.