Il Superbonus 110% per i lavori di efficienza energetica e statica degli immobili è una delle misure più riuscite nel Paese, al contrario di quanto afferma chi ne parla come di un costo per le casse pubbliche. basti pensare che per ogni euro speso, 43 centesimi sono andati allo Stato.
Il Superbonus 110% per i lavori di efficienza energetica e statica degli immobili è una delle misure più riuscite nel Paese
A fare i conti è una delle fonti più autorevoli possibile, e cioè il Consiglio e la Fondazione nazionali dei dottori commercialisti. Malgrado le relazioni tecniche che ne hanno accompagnato il debutto abbiano “fortemente sottostimato gli effetti” – è stato accertato – la misura si rivela ad oggi assai vantaggiosa per le casse dello Stato: se, infatti, si osserva la performance dell’incentivo nell’arco del biennio 2020-2021, a fronte di un euro di uscita finanziaria pubblica in termini di crediti, oppure di detrazioni fiscali riconosciuti ai contribuenti, grazie agli effetti moltiplicativi in termini economici ne sono tornati 43,3 centesimi, così che il costo netto, per lo Stato, è stato pari a 56,7 centesimi.
Dunque, l’agevolazione introdotta dal cosiddetto Decreto Rilancio, varato nel maggio del 2020 dal governo di Giuseppe Conte, “nonostante sia risultata molto più costosa di quanto era stato previsto, ha al tempo stesso un ritorno finanziario per l’Erario anch’esso molto più elevato di quanto era stato inizialmente preventivato”. E, a questi dati, hanno sottolineato i professionisti nel loro documento, bisogna pure aggiungere “i rilevanti effetti positivi sull’occupazione e sul reddito di famiglie ed imprese, che sono stati essenziali” per la crescita, non soltanto del comparto edilizio, bensì del sistema Paese nel suo insieme, che è stato già pesantemente colpito dal Covid-19 e dal caro energia.