Il governo Draghi ha convocato per oggi la Cabina di Regia per discutere dell’eliminazione del coprifuoco. Sul tavolo del premier ci sono due ipotesi. Che l’esecutivo vaglierà insieme alle regioni in vista del nuovo decreto che arriverà entro questa settimana. Le nuove regole varranno da lunedì 24 maggio.
Quando verrà eliminato il coprifuoco: le due ipotesi sul tavolo di Draghi.
L’eliminazione totale del coprifuoco per ora è soltanto un’ipotesi con una data fissata: quella di luglio. Prima il governo Draghi dovrebbe decidere un semplice spostamento dell’orario che varrà da lunedì prossimo. Ma all’interno dell’esecutivo c’è dibattito tra chi lo vorrebbe spostato a mezzanotte e chi lo vuole prolungare fino alle 23. Il Corriere della Sera oggi scrive che la battaglia del coprifuoco, che imperversa da settimane, finirà con uno slittamento dell’orario di un’ora o due al massimo.
La road map si avrà oggi, ma la rotta sembra tracciata: qualche settimana con il coprifuoco dalle 23 alle 5, poi si passerà alla mezzanotte e solo a luglio, se tutto va bene, la misura verrà archiviata. Sul tavolo del governo anche la ripartenza dei matrimoni (con green pass) tra il 15 giugno e l’1 luglio, il ritorno del caffè al bancone l’1 giugno e il via ai centri commerciali nei week end il 29 maggio. Intanto in due giorni, nel Lazio, almeno 20 mila over 40 hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca nel primo «open day» dedicato ai vaccini con prenotazione virtuale su una app.
Il nuovo decreto di Draghi e la data di lunedì 24 maggio
Il ministro leghista Massimo Garavaglia aveva proposto la data del 2 giugno, festa della Repubblica, per l’eliminazione del coprifuoco. Nella cabina di regia ci saranno anche gli esperti del
Cts, Brusaferro e Locatelli, il quale ieri sul Corriere suggeriva a Draghi di non rinunciare al «fondamentale principio ispiratore della gradualità e progressività». Su questa linea c’è anche il segretario del Pd, Enrico Letta, che da giorni contesta a Salvini di voler «solo sbracare» e chiede riaperture all’insegna della responsabilità.
Intanto ieri si è schierato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Che ha parlato degli ultimi dati epidemiologici per sostenere il momento dell’eliminazione del coprifuoco. “Il bollettino di oggi ci consegna dei dati in netto miglioramento. Per la prima volta da ottobre le vittime scendono sotto quota 100 e i contagi si fermano a circa 5700 positivi. L’obiettivo ovviamente deve essere quello di azzerare tutto, ma nel frattempo iniziamo a vedere i primi effetti della campagna di vaccinazione”, scrive Di Maio su Facebook.
“Da uno studio pubblicato dall’Istituto superiore di sanità emerge anche l’efficacia del vaccino: 35 giorni dopo la somministrazione della prima dose il rischio decesso per Covid cala del 95 per cento, il rischio ricovero del 90 per cento e quello di contrarre l’infezione dell’80 per cento. Questi dati ci dicono che ora è il momento di superare il coprifuoco”, sottolinea il ministro. “Lo dobbiamo fare anche per diventare davvero attrattivi per i turisti stranieri e permettere ai nostri ristoratori e commercianti di lavorare al meglio, così da sfruttare il potenziale della stagione estiva e rimettere in moto l’economia del Paese. Andiamo verso una nuova normalità e stiamo per riconquistare tutte le nostre libertà”, conclude il titolare della Farnesina.
Le date delle prossime riaperture
Quel che trapela da Palazzo Chigi è che dal prossimo week end i centri commerciali potrebbero riaprire al pubblico, che ci sarà la possibilità per gli avventori dei bar di prendere il caffé al bancone ma sui nodi principali – dalla possibilità di riaprire il 24 maggio anche i ristoranti al chiuso o di portare il coprifuoco alle 23 o alle 24 si deciderà nella riunione di oggi. Il calendario della ripresa potrà essere ‘aggiornato’ ma la tabella di marcia non sarà stravolta. Insomma non ci sarà una cancellazione dei vincoli.
Sulla possibilità di eliminare le mascherine, anche all’aperto, e di diminuire il distanziamento non se ne parla, le regole rimarranno in vigore ancora a lungo. Si privilegeranno le iniziative legate al turismo, cinema e teatri potrebbero allentare ancor di più le maglie, ci sarà la possibilità di spostarsi tra le regioni ma un atteggiamento maggiormente ‘aperturista’ sarà comunque – questa la linea del premier – accompagnato dal rispetto delle norme. Dopo la riunione della cabina di regia il governo convocherà poi le Regioni che giovedì dovrebbero aggiornare le linee guida delle riaperture. “Ci aspettiamo riaperture e ripartenza”, insiste Salvini che per domani ha convocato la squadra di governo della Lega.