Vladimir Putin mostra i muscoli agli Stati Uniti e annuncia che 755 diplomatici americani dovranno lasciare la Russia entro settembre. Si tratta della risposta alle nuove sanzioni contro la Russia approvate dal Senato americano pochi giorni fa. “E’ venuto il momento di mostrare agli Usa che non lasceremo le loro azioni senza risposta senza alcuna provocazione”, ha affermato il presidente russo, “hanno assunto nuove decisioni che peggiorano le nostre relazioni bilaterali. Possiamo mettere in campo anche altre misure per rispondere agli Usa, ma ad oggi sono contrario”. Senza dimenticare che lo scorso mese di dicembre l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama aveva espulso dagli Usa 35 diplomatici russi.
La tensione resta alta, ma allo stesso tempo Putin ha ricordato che tra i due Paesi sono stati siglati importanti accordi di cooperazione quale, per esempio, la creazione di una zona di de-escalation a sud della Siria. Poco ovviamente per il Cremlino che sperava in un vero e proprio cambio di passo nei rapporti grazie all’elezione di Donald Trump. “Noi abbiamo atteso da molto tempo, sperando che situazione potesse cambiare al meglio”, ha affermato Putin, Ma sembra che la situazione non sia cambiata e non penso che accadrà a breve”. Il riferimento è chiaramente al presidente americano che dopo l’elezione sembra versare in una posizione estremamente più debole come dimostra la mancata abrogazione dell’Obamacare. Trump è stat, infatti, bocciato da molti senatori del suo partito repubblicano. Per questa ragione Putin mostra estremo pessimismo per un eventuale abbassamento delle sanzioni approvate dal Senato americano. Trump pur volendo probabilmente non avrebbe i numeri dalla sua. E ciò ha scatenato la durissima reazione con la cacciata dei diplomatici.