Putin offre a Trump la fine del conflitto ucraino in cambio del riconoscimento della Crimea, dei territori occupati e del no all’ingresso di Kiev nella Nato

Putin offre a Trump la fine della guerra in cambio del riconoscimento della Crimea, dei territori occupati e del no di Kiev nella Nato

Putin offre a Trump la fine del conflitto ucraino in cambio del riconoscimento della Crimea, dei territori occupati e del no all’ingresso di Kiev nella Nato

Congelare l’attuale linea del fronte, rinunciando alle rivendicazioni sui territori ancora in mano all’Ucraina, per mettere fine al conflitto. Sarebbe questa la proposta presentata dal presidente russo, Vladimir Putin, all’inviato speciale degli Stati Uniti, Steve Witkoff. A darne notizia è il quotidiano britannico Financial Times, citando funzionari americani informati sul dossier ucraino.

La proposta, secondo quanto si apprende, sarebbe stata formulata ufficialmente durante la visita a San Pietroburgo, avvenuta all’inizio di aprile, del diplomatico statunitense Witkoff, nell’ambito dei negoziati internazionali in corso per un cessate il fuoco con Kiev.

Putin offre a Trump la fine del conflitto ucraino in cambio del riconoscimento della Crimea, dei territori occupati e dello stop all’ingresso di Kiev nella Nato. No di Zelensky e dell’Ue

Sostanzialmente, la Russia si direbbe pronta a rinunciare alla pretesa di prendere il controllo delle intere regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhia, di cui già occupa ampie zone, ottenendo in cambio diverse “concessioni da parte degli Stati Uniti”. Queste, sempre secondo il Financial Times, consisterebbero nel riconoscimento della sovranità russa sulla penisola di Crimea, annessa nel 2014, nello stop all’adesione dell’Ucraina alla NATO e nella totale neutralità di Kiev.

Una serie di richieste su cui sarebbe arrivato il gradimento del presidente americano, Donald Trump, che avrebbe già acconsentito al riconoscimento della Crimea e, come noto, da tempo si oppone all’ingresso dell’Ucraina nella NATO. Ben diversa, invece, la posizione del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e dei leader europei, che continuano a ribadire che non deve essere accettata alcuna cessione territoriale in favore di Mosca e che accettare le condizioni di Putin “è pericoloso”, perché potrebbe portare, in un futuro non molto lontano, a nuove operazioni militari da parte del Cremlino.