Putin, ai funerali di Gorbaciov il presidente russo non sarà presente. Dopo aver consegnato un mazzo di fiori all’ospedali di Mosca dove l’ex leader politico si è spento, arriva l’annuncio dell’assenza ai funerali. Intanto, Sergio Mattarella dichiara la necessità di staccarsi dalla dipendenza russa e mandare un messaggio forte e chiaro sul caro energia.
Putin ha reso omaggio alla salma di Gorbaciov ma non sarà presente ai funerali
Vladimir Putin ha reso omaggio alla salma di Gorbaciov ma non parteciperà ai suoi funerali che si terranno sabato 3 settembre. Il presidente russo si è già recato all’ospedale di Mosca dove Gorbaciov si è spento, martedì scorso, per rendergli omaggio e “deporre dei fiori accanto alla sua bara”, come ha sottolineato il portavoce di Putin Dimitri Peskov.
“Sappiamo che la cerimonia principale si svolgerà il 3 settembre, come pure il funerale. Ma gli impegni del presidente non gli consentiranno di essere presente“, ha dichiarato ai media Dimitri Peskov. Dunque, dopo il freddo messaggio di cordoglio di Putin, un altro segnale lanciato dal Presidente russo alla figura e al ricordo dell’ex leader politico Gorbaciov.
Mattarella dichiara la necessità di liberarsi dalla dipendenza russa con una risposta urgente dell’Ue sull’energia
Nelle ultime ore, sul caro energia si è espresso anche il Presidente Sergio Mattarella, sostenendo la necessità di staccarsi dalla dipendenza russa. “Il vertiginoso innalzamento dei prezzi dell’energia, favorito anche da meccanismi irragionevoli e da squilibri interni tra i Paesi europei, costituisce uno dei nodi più critici del momento attuale. È necessaria e urgente una risposta europea all’altezza dei problemi. I singoli Paesi non possono rispondere con efficacia alla crisi. Nel liberarsi dalla dipendenza russa per le fonti di energia, l’Europa è chiamata, ancora una volta, a compiere un salto in avanti in determinazione politica, integrazione, innovazione“. Lo scrive Mattarella in un messaggio al Forum European House-Ambrosetti.
“La crisi energetica – sottolinea Mattarella – acuisce problemi e difficoltà provocate da una pandemia ancora non definitivamente debellata. Nuove fratture si sono aggiunte alle vecchie: la sostenibilità – ambientale, sociale, economica – si mostra sempre più come criterio decisivo per governare il presente e pensare il futuro. La lotta alla pandemia è stata occasione di una svolta europea nel segno della solidarietà, della condivisione di rischi e benefici e della progettazione di interventi espansivi orientati all’innovazione, all’economia verde, all’equità sociale, alla crescita di competitività dei sistemi”, e oggi “occorre continuare su quella strada, legando lo spirito del Green Deal e del Next Generation EU a una Europa cosciente del proprio ruolo e delle proprie responsabilità“.