Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto con il quale ha introdotto una stretta sui beni di persone e società “ostili” alla Russia. In questo modo, il Cremlino è determinato a colpire i Paesi che hanno varato sanzioni contro Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina.
Putin firma un decreto per varare una stretta sui beni di persone e società “ostili” alla Russia
Nuova stretta sui beni di persone e società “ostili” alla Russia. È quanto stabilisce il decreto firmato dal presidente russo Vladimir Putin con il quale si introduce il controllo amministrativo temporaneo delle autorità di Mosca sui beni di persone provenienti da Paesi ostili in risposta al sequestro o alla restrizione dei diritti sulle proprietà russe all’estero. La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa Tass.
Sulla base delle informazioni diffuse, il decreto fa riferimento alla “necessità di adottare misure urgenti” in risposta alle azioni illegali degli Stati Uniti e di altri Paesi per privare o limitare i diritti di proprietà della Russia, delle sue aziende e dei suoi cittadini. È prevista, quindi, l’introduzione di un’amministrazione temporanea su proprietà e beni di persone provenienti da Paesi ostili entro i confini della Federazione russa. L’obiettivo di Putin è colpire gli Stati che hanno adottato sanzioni contro Mosca dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina.
Congelati gli asset di due società energetiche straniere
In merito al provvedimento, Repubblica ha scritto che finora l’iniziativa ha interessato “la filiale russa della finlandese Fortum Oyj e Unipro, divisione russa della più grande azienda energetica tedesca, Uniper Se con base a Düsseldorf, tra le finanziatrici del progetto Nord Stream 2, nonché sussidiaria di Fortum prima che lo scorso settembre venisse nazionalizzata dal governo tedesco”.
Nel documento, inoltre, viene precisato che proprietà, beni, titoli e partecipazioni in capitali di società russe riconducibili a tali nazioni saranno posti sotto amministrazione controllata temporanea qualora dovesse essere individuata una “minaccia a livello nazionale, economico, energetico e di altro tipo di sicurezza”.
Il curatore amministrativo con funzioni di proprietario “salvo il potere di disporre dei beni” sarà l’Agenzia federale russa per la gestione del patrimonio statale Rosimushchestvo. L’agenzia si occuperà anche di fare l’inventario della proprietà che andrà sotto gestione esterna e la salvaguarderà. “Le spese, relative all’amministrazione controllata della proprietà, saranno coperte dai redditi derivanti dal suo utilizzo. L’amministrazione controllata può essere interrotta con decisione del presidente russo”, è scritto nel documento.