Le Lettere

Putin e la balla yemenita

Secondo il Financial Times la Russia, a corto di soldati, arruola yemeniti con l’inganno. Li assume come operai e poi li porta al fronte. Ma quanto è credibile la notizia?
Arduino Bessi
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Gentile lettore, è credibile quanto il Nobel per la Fisica a Salvini. È un’assurdità, un oltraggio all’intelligenza. Che se ne farebbe Mosca di uomini mandati al fronte senza addestramento e contro la loro volontà? E quanti sarebbero, 500? 1000? 2000? Un numero irrisorio. Per giunta gli “arruolati” sarebbero molto pericolosi, perché con un fucile in mano potrebbero sparare ai loro superiori. Questa del Financial Times fa il paio con altre idiozie, tipo che i russi combattono con le pale avendo esaurito le munizioni e smontano le lavatrici per usare i chip elettronici nei missili. È vero che il Financial Times è espressione di una società da sempre russofoba come quella britannica – veda i romanzi di Le Carré e di Ian Fleming (quello di 007), in cui il nemico è sempre russo – ma non basta. Il precedente più “nobile” di questa balla demenziale è francese: nel 2022 Paris Match scrisse che Putin, quando va all’estero, urina e defeca in buste di plastica, che sono poi consegnate a una guardia del corpo affinché le deiezioni non vengano “rubate” dal nemico e analizzate alla ricerca delle tante malattie del presidente. Ma, di grazia, che farebbe poi di tali buste l’agente russo? Le mette in valigia e a fine visita le porta in patria per seppellirle nei giardini del Cremlino? Vede come siamo ridotti: giornali di fama mondiale in preda alla follia e al tramonto dell’intelligenza, meno credibili della Gazzetta di Katmandu.