Dalla Redazione
Grossi guai in casa Ntv. Secondo quanto riportato da Repubblica la compagnia di Italo, nei prossimi mesi, potrebbe mettere in mobilità 300 dipendenti su un totale di poco più di mille unità. Un’operazione che potrebbe avere contraccolpi sulla stessa operatività dell’azienda di Montezemolo. Di qui il rischio collasso per Ntv, che potrebbe non sopravvivere. Le perdite sono, infatti, arrivate a 156 milioni in due anni e il debito complessivo a 781 milioni. Il capitale, infine,nel primo trimestre del 2014 è calato di un terzo. Il tutto nonostante l’incremento delle entrate, dovute all’aumento di passeggeri, passati da 2 a 6,2 milioni. Secondo i vertici aziendali la mazzata finale sarebbe arrivata con il dl competitività che ha posto fine al regime tariffario agevolato. cpn un incremento dei costi di 15-20 milioni l’anno a partire dal 2013.
Sul caso Ntv si è scatenata l’ennesima polemica politica. Il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri ha tweettato “Ma quali promozioni. Presto chiuderete” e poi “siete quasi falliti, rischioso comprare i biglietti venduti da Della Valle & Montezemolo”. Immediata la reazione dell’azienda che si è riservata di assumere “ogni opportuna iniziativa” nei confronti di Gasparri “autore di sconcertanti e reiterate dichiarazioni” “a tutela della propria immagine” e “soprattutto di quella degli oltre 6 milioni di passeggeri che nonostante la sorprendente posizione contraria assunta da un’alta carica istituzionale, hanno scelto e continueranno a scegliere Italo”.