Il tocco magico del Capitano, ormai è appurato, è un lontano ricordo. La sovraesposizione mediatica a cui sempre Matteo Salvini ci ha abituato è diventata ormai un’assuefazione e i risultati in termini di share non sono lontanamente paragonabili a quelli dei tempi d’oro. L’ultima volta che il leader della Lega ha fatto “il botto di ascolti”, come si dice in gergo televisivo, è stato nel confronto/duello con Matteo Renzi a Porta a Porta (record di stagione anche per il salotto di Vespa) che, in seconda serata, è stato visto da 3.808.000 spettatori con il 25.4% di share. Ma parliamo del 15 ottobre 2019.
Cifre lontanissime dalle apparizioni in video attuali (che, anche senza calcolare i tg, rimangono al di sopra di quelle degli altri leader, fino a toccare punte di due al giorno). La necessità di riempire lo spazio mediatico è una “fissa del Capitano”, e nell’ultima settimana ghiotta occasione ne è stata la spettacolarizzazione dell’udienza preliminare sulla vicenda della nave Gregoretti. La kermesse di tre giorni organizzata dalla macchina propagandistica del Carroccio a Catania, sede del Tribunale competente sul caso, è stata accompagnata anche da un nutrito numero di partecipazioni televisive: il Capitano è stato, già dai giorni precedenti alla sua convocazione nell’aula di giustizia della città etnea – sabato 3 ottobre – praticamente in tutti i talk delle reti generaliste.
Domenica 27 settembre è stato a Mezz’ora in più, su Rai3, condotto da Lucia Annunziata totalizzando 1.174.000 spettatori con il 7.1%: ebbene, lo stesso programma la domenica successiva col ministro della Salute Roberto Speranza (il 4 ottobre) ha realizzato 1.137.000 spettatori (7.2%). Stessi numeri. Va sottolineato che la sera del 4 ottobre, Salvini, reduce dalla richiesta di archiviazione a Catania, è stato ospite a Non è l’Arena su La7 da Massimo Giletti che quella sera ha segnato il 5.3% con 1.309.000 spettatori mentre il suo principale competitor Fabio Fazio su Rai3, con Che tempo che fa ha totalizzato invece 2.378.000 spettatori (9.7%): il leader del Carroccio non ha dunque giovato agli ascolti del programma dello “Zio Massimo” (cit. Giletti). Ma procediamo con ordine.
Sempre la sera del 27 settembre alle 21.30 Salvini in diretta da Barbara D’Urso su Canale5 a Live – Non è la D’Urso ha interessato1.973.000 spettatori pari al 12.6% di share mentre la domenica successiva senza il leader della Lega ha totalizzato 1.953.000 telespettatori con il 13,07%. Anche in questo caso dunque non ha spostato nulla. Lunedì 28 settembre alle 12 è stato intervistato nella tv privata 7 Gold nel programma Aria Pulita, mentre Mercoledì 30 settembre è sttao a Fatti e Misfatti (TgCom 24) e poi da Barbara Palombelli a Stasera Italia News Speciale su Rete4, che è stato la scelta di 1.017.000 spettatori, pari al 4.5% di share. La sera successiva alle 23.50 è stato in collegamento da Paolo Del Debbio a Dritto e Rovescio, ancora su Rete4 e totalizzando ancora uno share in linea con quello solito della trasmissione (media 1.154.000 spettatori con il 6.6% di share).
Stesso discorso per la sua partecipazione alla puntata di venerdì 2 ottobre (alla viglia dell’udienza) de L’Aria che tira su La7 (323.000 davanti alla tv, share 5.20%: il giorno prima lo share era stato 5.17%).Insomma quando c’è Matteo Salvini, anche in un caso particolarmente “caldo” come quella della Gregoretti, gli ascolti non lievitano, al limite rimangono in linea. Sia chiaro, la Lega è ancora il primo partito italiano (sebbene il glorioso 34% dei consensi ottenuto alle elezioni europee del maggio 2019 sia ormai una cifra molto lontana dall’attuale 25% o giù di lì registrato dai sondaggi) e i numeri registrati dai profili Facebook, Twitter e Instagram incoronano ancora il leader leghista re dei social, ma con risultati assai meni incisivi rispetto ai bei tempi delle interazioni record sulle piattaforme web e i boom di ascolti ad ogni apparizione televisiva.