Nella delegazione che ha accompagnato mercoledì scorso la premier nel suo tour in Emilia Romagna c’era anche il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami di FdI. Tanto a Bologna quanto a Forlì Giorgia Meloni è stata oggetto di una contestazione pacifica da parte dei cittadini per l’ennesima passerella. Ebbene ieri l’associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp) ha preso carta e penna per spiegare che il comportamento di Bignami li ha lasciati molto “perplessi”.
Bignami, dice l’Anfp, ha platealmente protestato con il dirigente del servizio di ordine pubblico perché, a suo dire, si consentiva a dei facinorosi di manifestare vicino al palazzo del Comune di Forlì, accusando d’incompetenza i responsabili dell’ordine pubblico. “Tale comportamento solleva questioni importanti che riguardano il diritto alla libera espressione, la partecipazione civica e la responsabilità dell’ordine pubblico”, scrive Enzo Marco Letizia, segretario dell’Anfp.
“La libertà di manifestare pacificamente è un diritto fondamentale nelle democrazie moderne e rappresenta un pilastro cruciale per la partecipazione civica. Le azioni e le opinioni del sottosegretario potrebbero apparire e/o essere interpretate come un tentativo di limitare questo diritto fondamentale, soprattutto considerando la natura pacifica della manifestazione e l’importanza pubblica degli alluvionati”. Specificando che “in base alla normativa vigente la sicurezza non deve essere intesa come una limitazione delle libertà, ma come un mezzo per proteggerle”.
La dirigenza di polizia ha il compito specifico di distinguere tra comportamenti che minacciano l’ordine democratico e le istituzioni, e quelli che, pur essendo espressioni di dissenso o critica, rientrano nei limiti della legittimità democratica. “Questa funzione di bilanciamento e di valutazione critica è cruciale per il mantenimento di una società democratica, in cui le libertà individuali sono protette e rispettate ed allo stesso tempo, l’ordine pubblico e la sicurezza sono garantite”.
La valutazione di consentire la manifestazione degli alluvionati vicino al comune di Forlì, effettuata dalle autorità di pubblica sicurezza è stata così corretta, tanto che una delegazione dei comitati degli alluvionati è stata presente all’incontro e la stessa Meloni nel riconoscere l’importanza e la legittimità delle preoccupazioni dei manifestanti ha ricevuto un’altra delegazione degli alluvionati. Perciò – conclude la nota – il comportamento di Bignami “ci lascia molto, ma molto perplessi”.
Per il Pd è solo arroganza. Bonelli dei Verdi chiede chiarimenti a Piantedosi e invoca le dimissioni le vice ministro Galeazzo Bignami
Protestano le opposizioni. “La recente condotta del sottosegretario Bignami, che ha indossato una divisa nazista, deve avergli dato alla testa: evidentemente pensa di essere in un regime di polizia. Non si spiega altrimenti il tono imperioso con il quale, secondo le testimonianza dell’Associazione nazionale dei funzionari di Polizia, abbia chiesto l’intervento del ministro Piantedosi per limitare il diritto sacrosanto degli alluvionati romagnoli di protestare sul ritardo degli aiuti finanziari del Governo”, dichiara il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli che annuncia la presentazione di un’interrogazione urgente in Parlamento rivolta a Piantedosi, per chiarire se il vero ministro degli Interni sia lui o il sottosegretario in divisa, e chiede le immediate dimissioni di Bignami.
“È evidente che nel dna di Bignami, che ama vestirsi da nazista, non ci sono i principi democratici e il rispetto dei diritti ma solo l’arroganza del potere e di questa destra’’, commenta il dem Daniele Manca.