Le Lettere

Psicodramma ligure

Non capisco la frase di Grillo “Si muore più traditi dalle pecore che sbranati dal lupo”. E non capisco quale risultato ci si poteva attendere in Liguria dopo la guerra fratricida iniziata con la scissione di Di Maio e proseguita con le continue denigrazioni di Conte da parte dell’Elevato e di gente come la Raggi.
Mario Murati
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Gentile lettore, purtroppo il buon senso è morto da un pezzo, mentre è vivo e vegeto l’odio dei giornaloni e di personaggi come Renzi, che non vedevano l’ora di assistere alla caduta del “nemico”. Quanto alla frase dell’Elevato, nessuno ne capisce il senso, a meno di pensare che lui si ritenga il centro del mondo e qualsiasi cosa non voluta da lui sia un “tradimento”. Mi sono chiesto quale frase celebre possa fare il paio con questa di Grillo, ma non ne ho trovate. Forse Woody Allen: “A scuola mi esclusero dalla squadra di scacchi per la mia statura”, ma quella era una battuta. Forse Enrico Letta, 5 marzo 2022: “Le sanzioni sono durissime e in pochi giorni porteranno la Russia al collasso”. Ma no, quella era comicità involontaria. Forse Luigi XIV che il 14 luglio 1789 nella reggia di Versailles, mentre il popolo assaliva la Bastiglia e iniziava la rivoluzione, scriveva nel diario: “Oggi nulla da segnalare”. Ma no, quella fu una grande tragedia storica, mentre la frase di Grillo attiene un piccolo psicodramma ligure. Forse l’unica affinità elettiva si può trovare nel ramo della letteratura nonsensical, per esempio Elisabetta Gregoraci che parlando di Briatore disse: “Mi conquistò scrivendomi una poesia e leggendomi il Capitale di Marx”. Ecco, lì siamo vicini al genere Grillo.