“Quando parliamo di rivoluzione nel mondo del lavoro non parliamo solo di un’erogazione di soldi a chi è in difficoltà ma anche di un percorso nuovo in cui lo Stato ti aiuta perché sei in difficoltà. Il reddito si basa su un principio: in Italia oggi c’è chi non ha nulla, d’ora in poi chi non ha niente avrà almeno 780 euro”. E’ quanto ha detto il vicepremier Luigi Di Maio nel corso dell’evento promosso a Roma dal M5S sul Reddito di cittadinanza. “Con il reddito di cittadinanza – ha aggiunto il leader del M5S -, se mai ci sarà la recessione, io non so se andremo in recessione, noi metteremo in sicurezza le fasce più deboli, non faremo come gli altri”.
“Come si può chiedere il reddito? Useremo tutto il mese di febbraio per dire agli italiani quali documenti devono preparare – ha spiegato Di Maio – per poi da marzo accedere al portale per il reddito. Chi vuole fare la richiesta online e ricevere lì la risposta, non deve andare allo sportello ma se non vuoi o non puoi utilizzare internet puoi sempre andare a uno sportello di Poste italiane e avviare la procedura lì”.
“Ringrazio Inps e Poste per il lavoro insieme. Alla fine le card ci sono – ha assicurato Di Maio -, sono pronte e i destinatari del reddito andranno a riceverle agli sportelli delle Poste. E’ una normale Poste Pay, perché non vogliamo discriminare nessuno, ma non potrà essere spesa nel gioco d’azzardo”.
“Si è detto – ha aggiunto il vicepremier -, anche un po’ per denigrare, che il reddito era uno strumento per stare sul divano. Noi crediamo sia uno strumento di politica attiva del lavoro. Ma la platea a cui viene diretto è fatta di persone perbene, che proprio perché sono rimaste perbene, sono rimaste in difficoltà”.