“Leghisti not welcome”, recita l’enorme striscione, tale da essere ben visibile anche in lontananza, che campeggia da ieri mattina al terminal C dell’aeroporto di Catania. Città che si appresta nei prossimi tre giorni a partire da oggi, per volontà dello stesso leader della Lega che qui ha chiamato a raccolta i suoi, a diventare una sorta di “Pontida sotto l’Etna”, con tanto di dibattiti, maratone oratorie, cene, interviste e collegamenti con le tv e immancabili dirette social. Mancano ricchi premi e cotillons ma si stanno attrezzando, sarà per la prossima volta.
Una vera e propria kermesse in grande stile, la spettacolarizzazione mediatica di un processo anche se, è bene ricordarlo, quello in programma il tre ottobre non è ancora il “processo” vero e proprio, né è detto che esso verrà celebrato. È un’udienza preliminare per decidere se rinviare a giudizio Matteo Salvini per la vicenda della Gregoretti – la motovedetta della Guardia Costiera con 135 migranti a bordo bloccata in rada davanti al poto di Catania nel luglio del 2019 – , se chiedere una proroga delle indagini oppure se archiviare tutto quanto. Ma ogni occasione è buona per fare propaganda elettorale, tanto più che la Lega al Sud non ha sfondato (lo dicono i numeri delle recenti competizioni elettorali, non ultime le regionali di poco più di una settimana fa) e il 4 e 5 ottobre saranno oltre 810 mila i siciliani chiamati alle urne per eleggere gli amministratori di 62 comuni.
La tre giorni leghista inizia dunque oggi, ma è sabato – nel giorno del silenzio elettorale, peraltro – l’appuntamento clou, quello della manifestazione “Catania, capitale europea della Libertà. Processate anche Me!”, quando si ritroveranno i big del Carroccio (all’appello però manca il governatore Luca Zaia…) e gli altri leader del centrodestra. Salvini, infatti, ha invitato tutti i militanti (ed espressamente richiesto ai parlamentari, eurodeputati ed amministratori leghisti) a trovarsi nella città etnea per esprimergli vicinanza e “solidarietà”, con tanto di hashtag #processateancheme da condividere sui canali social: “Dall’1 al 3 ottobre Catania sarà la Capitale Italiana delle Libertà, con iniziative, dibattiti, convegni, cene, musica, esposizioni e altro ancora. Inutile dire che tutti gli eletti sono invitati a prenotare per tempo la loro presenza in città”.
Il Capitano, che è indagato con l’accusa di sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio, ma che si appresta a fronteggiare tutto “testa alta per aver servito il Paese contrastando la lotta al traffico di essere umani”, non sarà dunque accolto a Catania solo da simpatizzanti in festa ed eletti ligi alle direttive del segretario, ma anche dalla rete di attivisti “Mai con Salvini” che ha realizzato lo striscione di “benvenuto” e annuncia la preparazione di tre giorni di contestazioni, flash mob e “contromanifestazioni in coincidenza con le iniziative promosse dalla Lega a sostegno del loro leader.
Che può contare non solo sull’appoggio degli alleati di coalizione Giorgia Meloni (che sarà a Catania con una delegazione di FdI) e Silvio Berlusconi (che ha esortato i suoi parlamentari a partecipare) ma anche su quello del governatore siciliano Nello Musumeci, che parla di “un appuntamento utile sul piano culturale e politico”, e sulla presenza della nota opinionista, presenza fissa nei talk politici sulle reti Mediaset, Maria Giovanna Maglie, che domani sera intervisterà, sempre a Catania, il leader della Lega “a tutto campo”. Imperdibile.