Caltanissetta e Castelvetrano Comuni Cinque Stelle. “La Sicilia è un grande termometro politico e i siciliani hanno capito chi propina vecchie ricette inconcludenti e chi, invece, risolve i problemi”. Il deputato M5S, Michele Sodano, non ha alcun dubbio.
Aveva ragione chi diceva che confrontare elezioni nazionali e regionali dandovi per morti era un errore?
“Come si fa a dare per morto il Movimento che sta riportando l’Italia alla normalità? Anticorruzione, reddito di cittadinanza e decreto dignità, provvedimenti che stavamo aspettando da anni e che oggi, una volta fatti, impattano positivamente la vita di milioni di italiani. C’è tutta la volontà di perseguire questa via virtuosa e i cittadini lo stanno riconoscendo”.
La Sicilia ha anticipato spesso i trend nazionali…
“La Sicilia è un grande termometro politico e i siciliani capiscono benissimo la differenza tra chi gli propina vecchie ricette inconcludenti e chi, invece, ha intenzione di intraprendere un nuovo corso, che risolve finalmente i problemi. Per me si tratta di un risultato straordinario”.
Dopo le Regionali Di Maio ha cambiato passo entrando spesso in rotta di collisione con Salvini. Quando i 5S fanno i 5S la base risponde?
“Non siamo al Governo da soli. Con senso di responsabilità e per dare risposte al Paese, abbiamo stipulato un contratto con la Lega per dar vita ad un esecutivo. Un contratto tra due forze che cerca di sintetizzare posizioni diverse. Ma questo non significa che il MoVimento abbia allentato la presa sui propri cavalli di battaglia, la nostra forza propulsiva è sotto gli occhi di tutti”.
Al voto in Sicilia si è arrivati con il Reddito di cittadinanza già in vigore. Crede che gli elettori siciliani abbiano premiato anche le politiche del Governo?
“Certamente. Siamo la forza politica più giovane e ogni giorno di lavoro al Governo contribuisce a rafforzare la nostra credibilità. Il nostro impegno è massimo. Questo, sicuramente, non è sfuggito agli elettori siciliani. Allo stesso modo però bisogna riconoscere il grande lavoro degli attivisti di Caltanissetta e di Castelvetrano, che hanno lavorato giorno dopo giorno per portare soluzioni alle problematiche locali”.
La Lega ha tolto la parola Nord dal nome ma al Sud non sfonda. è la prova che rompere l’alleanza con i Cinque Stelle per tornare al voto per Salvini sarebbe un rischio?
“Io posso solo dire che noi vogliamo che questo governo vada avanti. Dobbiamo rispondere alle esigenze dei cittadini e portare il cambiamento nel Paese. Poi, se la Lega vuole tornare da Berlusconi può dirlo chiaramente. Io ne sarei sorpreso e immagino anche gli elettori”.
Che risultato vi aspettate dal voto del 26 maggio? C’è una percentuale fissata come obiettivo minimo?
“Ci aspettiamo di essere decisivi nel nuovo Parlamento europeo. L’obiettivo è quello di diventare l’ago della bilancia a Bruxelles, e fermare finalmente le politiche di austerità viste in questi anni. A noi spetterà inoltre il compito di fare da argine alle ultra destre e alle loro politiche deleterie. Per il resto credo sia inutile parlare di percentuali, piuttosto è fondamentale che gli elettori vadano a votare per portare il cambiamento anche in Europa”.