Quante promesse ha mantenuto il governo guidato da Giorgia Meloni? Immaginando di suddividere le promesse in 100 obiettivi importanti il sito di fact cheking Pagella Politica ha fatto i conti scoprendo che le cose stanno andando diversamente da come vengono raccontate: più della metà è in corso di attuazione, ma in tre casi è stato fatto il contrario di quanto promesso. Solo 17 promesse su 100 sono state mantenute mentre per 21 il governo non ha fatto nulla per rispettare la parola data ai suoi elettori prima delle elezioni. In tre casi le promesse risultano essere “compromesse” perché il governo ha fatto l’esatto contrario di quanto si era impegnato a fare.
L’analisi sull’esecutivo Meloni di Pagella Politica. Ecco tutti i flop collezionati dal governo dai migranti alla ricerca
Tra le 17 promesse mantenute Pagella Politica elenca: la sostituzione del reddito di cittadinanza con l’assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro; il sostegno militare all’Ucraina, con l’invio di due pacchetti di armamenti che si sono aggiunti a quelli mandati dal governo Draghi; l’introduzione di nuovi incentivi per le assunzioni dei lavoratori, tra cui donne e giovani; l’aumento dell’estrazione di gas naturale in Italia; e l’innalzamento del limite all’uso del denaro contante, portato a 5 mila euro. Tra le 59 promesse che sono in corso di attuazione secondo Pagella Politica ci sono alcuni dei provvedimenti principali promossi dal governo. Qui, per esempio, rientrano la revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), su cui sono in corso le trattative con l’Unione europea; il taglio del cuneo fiscale, che è stato approvato, ma non in via strutturale; l’estensione del regime forfettario (chiamato impropriamente “flat tax”) per le partite Iva con ricavi fino a 85 mila euro, e non 100 mila come promesso nel programma di coalizione; la riforma fiscale, la cui legge delega è stata approvata dal Parlamento e che ora il governo dovrà concretizzare con i decreti attuativi; il sostegno alla natalità e altre varie riforme, come quella della giustizia.
Tra i punti disattesi persino la riforma del premierato che ha rimpiazzato l’elezione diretta del Capo dello Stato
Mentre tra le 21 promesse che secondo Pagella Politica il governo non è ancora riuscito a mantenere spiccano la “difesa dei confini nazionali ed europei” dai migranti, con gli sbarchi che dal 1° gennaio al 24 ottobre 2023 sono quasi raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2022; la creazione di hotspot nei Paesi fuori dall’Europa; l’allineamento ai parametri europei degli investimenti nella ricerca; la “salvaguardia della biodiversità” con “l’istituzione di nuove riserve naturali”; e l’introduzione della “valutazione dell’impatto generazionale delle leggi e dei provvedimenti a tutela delle future generazioni”. Nella sezione delle promesse compromesse il sito invece rileva come Giorgia Meloni avesse chiesto “l’elezione diretta del Presidente della repubblica” durante la sua campagna elettorale. Il cosiddetto “premierato” di cui si sta discutendo in queste settimane prevede una riforma costituzionale per l’elezione del presidente del Consiglio.
Sulla promessa del governo di “prodotti e i servizi per l’infanzia” pesa la prossima Legge di Bilancio che invece prevede invece la fine del taglio dell’iva al 5%. Niente da fare anche per la promessa “piantumazione di alberi sull’intero territorio nazionale”. Ridiscutendo con l’Unione europea il Pnrr il governo Meloni ha chiesto di poter ridimensionare l’obiettivo, considerato irraggiungibile, di piantare 6,6 milioni di nuovi alberi entro il 2024. Analizzando gli ambiti Pagella Politica nota come le promesse non mantenute riguardano soprattutto le sezioni “Giovani e sport”, “Ambiente” e “Scuola, università e ricerca”. Molti di loro sono quelli spesso in piazza. Chissà perché.