Se è solo l’ennesimo bluff o qualcosa di serio, saranno i prossimi giorni a dirlo. Fatto sta che nelle ultime ore sulla legge elettorale sembra muoversi qualcosa di concreto con prove d’intesa tra Movimento 5 Stelle e Pd: “In questo momento vogliamo scrivere le regole del gioco insieme al partito di maggioranza, il Pd, e lo vogliamo fare per due ragioni”, ha dichiarato il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio. “C’è stato l’appello di Mattarella che chiede di fare una legge elettorale in modo che ci sia chiarezza sul risultato dopo le prossime elezioni, e poi il Paese è in grave crisi e non possiamo permetterci nuove elezioni politiche in cui ancora una volta si partorisce un risultato incerto che porta ad eventuali inciuci ed eventuali grandi ammucchiate, per questo abbiamo fatto una proposta a Renzi e al Pd”, ha aggiunto l’esponente pentastellato.
Dai dem è arrivato un okay all’iniziativa da parte di Matteo Richetti, tornato vicinissimo alle posizioni di Renzi. “Se il vice presidente della Camera Di Maio e il M5S fanno sul serio e sono pronti ad assumersi fino in fondo la responsabilità di una legge elettorale condivisa, allora è possibile costruire in tempi rapidi un terreno di intesa”, ha dichiarato il deputato del Pd, che ha posto alcuni paletti per l’accordo: “Impianto maggioritario e garanzia di governabilità come chiesto dal segretario Renzi. Nessun ritorno a logiche da proporzionale e restituzione di un risultato chiaro rispetto alle scelte dei cittadini. Su questo siamo pronti ad un lavoro responsabile e proficuo”.
Tuttavia, nel M5S c’è chi manifesta molto meno ottimismo come Alessandro Di Battista: “Alla fine faranno un proporzionale puro per sancire l’inciucio con Berlusconi. Lo dico agli elettori del Pd: amate, giustamente Berlinguer, vi ritroverete Berlusconi. State attenti”. E quindi Dibba ha sollevato più di qualche dubbio sul dialogo con le altre forze politiche: “Il centrodestra ha fatto il Porcellum ed era incostituzionale. Il centrosinistra doveva correggere il Porcellum, ha fatto l’Italicum ed era incostituzionale. Tutti i partiti hanno fatto le ultime due leggi elettorali illegali, truffaldine. Ci possiamo fidare di loro?”.
Anche da Forza Italia il possibile compromesso tra Grillo e Renzi viene visto in maniera negativa. “Fi ha presentato una chiara proposta di legge che prevede il premio alla coalizione qualora venga raggiunta una soglia del 40 per cento di consensi. Siamo pronti al confronto, senza confusioni e senza consociativismi, perché bisogna votare con una legge che consenta agli italiani di scegliere sia il governo che la coalizione”, ha ricordato il senatore Maurizio Gasparri.