Circa 2000 persone in fuga dall’Afghanistan saranno trasferite, in questi giorni, presso il Centro operativo emergenze della Croce Rossa Italiana ad Avezzano. “L’operazione – riferisce una nota del Dpc – è sotto il coordinamento della Protezione Civile e in collaborazione con il Ministero della Difesa. Gli arrivi sono cominciati ieri sera e continueranno sia nella giornata di oggi che nei prossimi giorni”.
“Un’operazione come questa, per dimensione e per i tempi ristrettissimi, – sottolinea il Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio – è stata possibile grazie a uno straordinario lavoro di sinergia che è il fondamento del servizio nazionale della protezione civile. Croce rossa, Difesa e volontari, insieme con la Regione Abruzzo e gli enti territoriali hanno lavorato senza sosta e continueranno a lavorare per garantire a tutti la migliore assistenza. A loro va il mio personale ringraziamento a nome di tutto il servizio nazionale”.
“L’apertura della nostra struttura di Avezzano alla popolazione afghana in fuga – sottolinea Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC) – rappresenta una delle operazioni di accoglienza più grandi e complesse della Croce Rossa da sempre.
Sono centinaia i volontari giunti da tutti Italia per fornire accoglienza, supporto psicologico e sanitario a queste persone vulnerabili, “dimostrando una volta di più e in piena emergenza Covid-19, cosa significa essere ‘un’Italia che aiuta’”. “Ma il Movimento Internazionale della Croce Rossa non abbandona né abbandonerà la popolazione afghana nel Paese di origine. Stiamo lavorando – riferiscono ancora Cri e Dipartimento della Protezione civile – senza sosta per sostenere milioni di persone in Afghanistan colpite, oltre alla grave crisi in atto, anche dal Covid-19 e da una gravissima siccità che mettono a rischio la vita di tanti”.
Il centro di Avezzano, al fine di ospitare al meglio le persone provenienti dall’Afghanistan, è stato arricchito di 3 tensostrutture e di 111 tende per la notte. E’ stata anche ampliata la cucina da campo per garantire al meglio i servizi pasti. La Croce rossa italiana ha lanciato anche una raccolta fondi per il popolo afghano (qui le indicazioni).