L’Aula del Senato ha approvato in via definitiva – con 177 favorevoli, 24 contrari e nessun astenuto – la riforma del processo penale (qui il testo) firmata dalla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, dopo aver ottenuto, nella giornata di ieri, la fiducia posta dal governo. “In pochi giorni – ha commentato la Guardasigilli -, l’approvazione definitiva del ddl di riforma del processo penale; il primo via libera anche per quello del processo civile: sul fronte ‘giustizia’ stiamo rispettando in pieno gli impegni sottoscritti con l’Europa”.
Dopo il voto definitivo dell’aula del Senato al ddl di riforma del processo penale, la ministra ha ringraziato le forze parlamentari “per la solerzia con cui hanno contribuito al cammino delle riforme della giustizia, poste dall’Ue come condizione per il Pnrr, con l’obiettivo di velocizzare i tempi dei processi. In pochi mesi di intenso lavoro, sono state messe a punto due riforme cruciali per il sistema giustizia e per la crescita dell’intero Paese”.
La Guardasigilli ha poi ricordato come “prima e insieme alle riforme del rito, il Ministero ha messo in atto anche un poderoso intervento su risorse, strumenti e personale di ogni profilo, da immettere negli uffici giudiziari, per rendere più efficiente la risposta di giustizia ai bisogni della collettività”. “Tra gli interventi – ha detto Cartabia – la novità dell’Ufficio per il processo, il cui primo bando – che oggi si chiude – per l’assunzione dei primi 8.171 giovani giuristi, ha registrato decine di migliaia di candidature. Investimenti, organizzazione e riforme: serve intervenire contemporaneamente su una pluralità di aspetti per una giustizia, capace di rispondere alle attese dei cittadini, oltre che degli osservatori internazionali”.
“Oggi – ha commentato in una nota il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto – il Paese fa un grande passo avanti verso il pieno recupero dei valori costituzionali all’interno del processo penale e aggiunge un altro tassello fondamentale nel quadro delle riforme necessarie ad ottemperare alle richieste europee per l’erogazione delle risorse del Pnrr. É un grande giorno. Finalmente possiamo metterci alle spalle la barbarie del processo eterno e avviare una nuova stagione di riconciliazione tra giustizia e cittadino, pienamente informata ai principi, ai diritti e alle garanzie della nostra Carta. É quello che noi auspicavamo da tempo e che ora diventa realtà”.