La Germania ha sospeso l’autorizzazione del gasdotto Nord Stream 2. Ad annunciarlo è stato il cancelliere Olaf Scholz. “Alla luce delle ultime azioni della Russia la certificazione per l’avvio della pipeline Nord Stream 2 non potrà essere data” ha detto il cancelliere aggiungendo che verranno discusse altre sanzioni con gli alleati e gli Stati Uniti.
“Per quanto riguarda la situazione attuale – ha sottolineato Scholz -, per Nord Stream 2 ho chiesto al ministero per l’Energia di avviare le procedure perché non venga emessa la certificazione per l’avviamento della pipeline”. Rispondendo poi ad una domanda in merito, il cancelliere tedesco ha sottolineato che la Germania “ha deciso di ridurre la propria dipendenza dal gas” come fonte energetica.
La Casa Bianca plaude alla decisione di Berlino di bloccare la certificazione del gasdotto Nord Stream 2 in risposta alla decisione di Vladimir Putin di riconoscere le due repubbliche separatiste ucraina nel Donbass (leggi l’articolo). L’amministrazione americana annuncerà nelle prossime ore le sue misure.
“Il presidente ha chiaramente indicato che se la Russia invade l’Ucraina, noi agiremo con la Germania per fare in modo che il Nord Stream 2 non sia messo in funzione. Noi siamo stati in stretto contatto con la Germania questa notte e ci felicitiamo per il suo annuncio. Prenderemo le nostre misure oggi”, ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.
“Fin dall’inizio del progetto la Polonia ha dichiarato categoricamente la sua opposizione ad anteporre gli interessi energetici della Germania alla sicurezza dell’Europa intera. Il risultato della dipendenza del continente dalle forniture di gas dalla Russia sono percepiti da tutti gli abitanti dell’Unione europea oggi” ha affermato il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki. La scelta del cancelliere Scholz di fermare il gasdotto, ha aggiunto, è un segno di “ragionevolezza e di chiara opposizione alle tentazioni neoimperiali del Cremlino”.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando alla nazione (leggi l’articolo) ha chiesto l’interruzione immediata del progetto “Nord Stream 2” per convogliare il gas naturale russo in Germania attraverso il Mar Baltico. Dopo il riconoscimento da parte di Mosca delle repubbliche separatiste dell’Ucraina orientale, Zelensky ha auspicato “sanzioni immediate”, compreso “lo stop completo di Nord Stream 2”.