Prima fiducia del Governo Meloni: il presidente del Consiglio ha presentato a Montecitorio il suo manifesto programmatico. I temi principali trattati durante il suo discorso sono stati guerra, caro energia, rapporti con l’Europama anche diritti delle donne.
Prima fiducia del Governo Meloni, alle 11 il discorso alla Camera
Giorgia Meloni ha tenuto un lungo discorso a Montecitorio. Ai deputati ha esposto il suo “manifesto programmatico” che, come anticipato da fonti di Fratelli d’Italia, verte su temi come la “difesa degli interessi degli italiani”, già perno della campagna elettorale del neo premier.
L’intervento è stato “di ampio respiro” e ha toccato questioni fondamentali come i rapporti con l’Europa, le ricette economiche anticrisi, la condanna della Russia per l’invasione dell’Ucraina ma anche i diritti delle donne e quali saranno le modalità di declinare al femminile un potere sinora detenuto soltanto dalla compagine maschile del Governo.
Il manifesto, inoltre, ha cominciato a delineare la strada verso la discontinuità tanto invocata in campagna elettorale che è stata già rivendicata con le nuove denominazioni attribuire ai ministeri chiavi come quelli della Sicurezza energetica, della Sovranità alimentare, della Natalità, del Merito e del Made in Italy. Denominazioni che rievocano un linguaggio da ventennio fascista nonostante il fermo “no” che è arrivato dagli ambienti di Governo.
Nel corso del suo discorso a Montecitorio, Meloni ha ribadito la posizione dell’Italia in contesto internazionale asserendo che il Paese è fermamente ancorato all’asse euro-atlantico. E ha ricordato che la situazione più delicata da affrontare è quella del gas, motivo per il quale ha scelto di trattenere l’ex ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani al Governo come advisor per l’energia.
Focus su guerra, caro energia ed Europa. Ma anche diritti delle donne
Aprendo il suo discorso alla Camera, il presidente del Consiglio ha ringraziato il Capo dello Stato Sergio Mattarella, i partiti della coalizione di Centrodestra e, soprattutto, il popolo italiano e “chi ha deciso di non mancare l’appuntamento elettorale e ha espresso il proprio voto nel processo democratico che vuole nel popolo e solo nel popolo la sovranità”.
Un sentito grazie, poi, è stato rivolto dalla Meloni a tutte le donne che hanno fatto la storia da Tina Anselmi a Samantha Cristoforetti. “Ringrazio le donne che hanno osato, per impeto, per ragione per amore, come Cristina, Rosalie dei Mille, come Alfonsina contro il pregiudizio Grazia, Tina, Nilde, Oriana, Samantha Chiara, grazie per aver dimostrato valore italiane che spero di fare io”.
Tra i nomi citati ci sono Rosalia Montmasson, unica donna che partecipò alla spedizione dei Mille; Alfonsina Strada, prima ciclista a gareggiare in una gara maschile; Tina Anselmi, staffetta partigiana e prima ministra; Nilde Jotti, prima presidente della Camera donna; oltre all’intellettuale Oriana Fallaci e l’astronauta Samantha Cristoforetti.