Da Previdenza Italia ad Assoprevidenza. Può sembrare un semplice cambio di nome ma dietro l’emendamento di Italia Viva, appoggiato anche da Fratelli d’Italia e infilato all’ultimo secondo nel Decreto Pa bis, c’è molto di più. Già perché con questo blitz dei renziani è stato deciso di far confluire, come riporta Repubblica, “il ‘Comitato per la promozione e lo sviluppo della previdenza complementare’, ente terzo e superpartes voluto dal Parlamento nel lontano 2011, in Assoprevidenza, l’Associazione che raggruppa una parte dei fondi pensione italiani”.
Da Previdenza Italia ad Assoprevidenza. Inedita convergenza di maggioranza e renziani. Contro l’emendamento anche il Quirinale
Per effetto di questa norma, inoltre, viene predisposto che il ministero del Lavoro erogherà direttamente ad Assoprevidenza, entro il 31 marzo di ciascun anno, le risorse previste per lo svolgimento dei suoi compiti, al fine di accelerare la capacità amministrativa nei processi di analisi e di valutazione degli interventi in materia di previdenza complementare. Questo emendamento non è una novità. Con un altro blitz Italia Viva aveva già provato a inserire il testo nel decreto Bollette, dovendosi piegare davanti alla contrarietà del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per ‘estraneità di materia’.
Via libera della Camera col voto di fiducia. Il testo ora passa all’esame di Palazzo Madama
Una bocciatura che non ha frenato i renziani, causando un fiume di polemiche. Per la Cgil “è inaccettabile affidare tutte le funzioni del Comitato per la promozione e lo sviluppo della previdenza complementare, ente terzo voluto dal Parlamento, ad una struttura privata garantendogli la piena disponibilità di 29,5 milioni di euro di risorse pubbliche. Viene spontaneo chiedersi la ragione di una scelta del genere”. Gli fa eco la Uil secondo cui “l’emendamento è un fatto gravissimo” per il quale chiede al governo “un passo indietro”.