Sulla prescrizione si procede nella linea tracciata dall’esecutivo Conte bis: l’aula della Camera ha bocciato ieri con 241 voti contrari e 27 voti favorevoli un ordine del giorno a prima firma Delmastro Delle Vedove (FdI) che mirava ad impegnare il governo “ad adottare ogni iniziativa necessaria al fine di superare, quanto prima, la riforma della Prescrizione voluta dal ministro pro tempore Bonafede”.
Il governo aveva dato parere contrario sul testo e, al momento del voto Iv, Forza Italia e Lega si sono astenuti, Pd e M5S hanno votato contro mentre Azione non ha partecipato al voto. Delusione da parte dell’esponente di FdI che ha proposto l’emendamento (poi messo al voto come odg): “Sull’istituto della prescrizione nessuna discontinuità rispetto alla infausta parentesi bonafediana al dicastero della Giustizia”.
“Respinto anche l’ordine del giorno di FdI – aggiunge Delmastro – che impegnava il governo a superare la riforma Bonafede, il governo Draghi sembra sempre più una prosecuzione del governo Conte bis, anche nei suoi aspetti più critici fra cui quello di trasformare i cittadini in sudditi sottoposti a processi a vita. Continueremo, anche solitariamente ma sempre orgogliosamente, a difendere principi di civiltà giuridica tra cui la ragionevole durata dei processi”.