Via libera dalle Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera al ddl di conversione del decreto legge sul Ponte sullo Stretto. Il testo approderà domani in Aula a Montecitorio per la discussione generale.
Il decreto legge riguardante il Ponte sullo Stretto, dopo il via libera in Commissione Ambiente e Trasporti, approderà domani in Aula alla Camera
“Soddisfazione per l’approvazione definitiva in sede Commissioni riunite Ambiente e Trasporti del dl 35 – Ponte sullo Stretto di Messina” dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia e Segretario della Commissione Ambiente a Montecitorio, Massimo Milani.
“Passaggio fondamentale verso l’esame dell’Aula previsto per domani – aggiunge Milanni -. Giorni di audizioni e discussioni per definire il testo che auspichiamo veda la luce con l’approvazione definitiva. Noi andiamo avanti spediti con la giusta attenzione che merita un’opera così significativa e strategica per lo sviluppo della Sicilia e di tutto il Mezzogiorno ”.
Rixi: “Il costo dell’opera a noi risulta complessivamente di 13,5 miliardi”
“Il costo dell’opera – ha detto il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, nel corso della seduta delle Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera – a noi risulta complessivamente di 13,5 miliardi, tra queste voci è compreso il contratto con il contraente generale. Nel 2011 il costo era di 8,5 miliardi, di questi quelli di cui parliamo dell’aggiornamento prezzo sono i 6,7 miliardi del contratto con il contraente”.
Via libera all’emendamento di Lega e Forza Italia per stanziare 7 milioni per la comunicazione
Nelle commissioni Ambiente e Trasporti alla Camera è passato l’emendamento, proposto da Lega e Forza Italia, per stanziare un milione di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2030 per l’adozione di un Piano di comunicazione per la realizzazione del Ponte sullo Stretto. “Sette milioni di euro di pura propaganda sul Ponte – commentano, in una nota, i deputati di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli e Francesca Ghirra – per dire agli italiani quanto è bello: come chiedere all’oste se il suo vino è buono. Inoltre, si prevede l’aumento dei costi dell’opera che, in questo modo, andrà a costare ben più di 15 miliardi di euro. Una mangiatoia di soldi pubblici dello Stato per sostenere un’opera che non ha un piano tecnico economico di fattibilità”.
Bonelli e Ghirra: “È un’opera che sta diventando un pozzo senza fondo”
“È un’opera che sta diventando – hanno continuato Bonelli e Ghirra – un pozzo senza fondo e la maggioranza continua ad avere un atteggiamento assurdo, forzando la mano su emendamenti e subemendamenti che non hanno alcun senso dal punto di vista procedurale. Siamo di fronte a una sfrontatezza senza limiti da parte della maggioranza che, con arroganza, si approva due emendamenti che sono un vero e proprio regalo al consorzio Eurolink. In pratica, si assicurano l’aumento per legge, così da aggirare i vincoli UE. Perché l’aumento delle materie prime e dei costi energetici possono essere costanti però prevedono l’adeguamento al rialzo e non al ribasso del costo dell’opera”.
“Tutto questo accade – hanno precisato i deputati di Alleanza Verdi e Sinistra – mentre abbiamo una carenza drammatica di investimenti nel trasporto pubblico, sui depuratori, acquedotti, scuole e ospedali. Abbiamo lottato, nelle ultime settimane, in Commissione, affinché questi fondi fossero utilizzati per opere più importanti e strategiche, ma purtroppo il governo Meloni sembra essere più interessato alla propaganda e alle campagne elettorali che al benessere dei cittadini italiani e, per l’ennesima volta, verrà posta la questione di fiducia sull’ennesimo decreto”.